di Gianluca Albanese
SIDERNO – Lo Studio Radiologico di Siderno ha formalizzato la proposta di collaborazione con l’Asp di Reggio Calabria mettendole a disposizione i propri medici e tecnici e alcune apparecchiature utili alla cura dei pazienti colpiti da Covid-19. Nel frattempo, la struttura convenzionata si sta organizzando per proseguire le prestazioni di diagnostica dei pazienti “no Covid”.
Di seguito il testo integrale della proposta di collaborazione:
«In questo momento di grande difficoltà non vi è dubbio che la priorità sia rappresentata dalla necessità di dare risposte adeguate al problema COVID-19, senza però trascurare la tutela degli altri pazienti affetti da patologie gravi e/o urgenti.
Il compito di questo momento è dare risposte adeguate agli uni ed agli altri e, vista l’elevata contagiosità del SARS-COV-2, è quello di creare percorsi differenziati per i pazienti COVID e no Covid.
Per quest’ultima condizione è obbligo del SSN dare una risposta tempestiva secondo criteri di priorità ben codificati che individuano come prestazioni da erogare entro le 24 ore le prestazioni con priorità U ed entro 10 giorni le prestazioni con priorità B.
In un’ottica di integrazione funzionale tra Pubblico e Privato convenzionato lo studio radiologico di Siderno offre la propria collaborazione all’ASP di Reggio Calabria senza rinunciare a quel ruolo storico che la contraddistingue da sempre nella diagnostica per immagini, arricchendo, la cooperazione con il Servizio Pubblico, con il contributo dei due anestesisti in forza al Centro Radiologico oltre ad un ventilatore polmonare per anestesia.
Pertanto, fin quando persiste l’emergenza Coronavirus, lo studio:
- rimodulerà la propria attività (su tre o quattro giorni a settimana) per garantire le prestazioni con priorità B entro il termine perentorio di 10 giorni,
- consentirà l’integrazione funzionale dei suoi anestesisti nell’attività diagnostica e terapeutica dei pazienti no COVID che continueranno ad affluire in ospedale (terapia intensiva no
COVID, interventi chirurgici e quant’altro necessario ad eccezione di prestazioni di Pronto Soccorso), - consentirà di complementare il lavoro dell’unità operativa di Radiologia mettendo a disposizione n° 3 Medici Radiologi e n° 2 di Tecnici di Radiologia,
- metterà temporaneamente, qualora necessario e richiesto, un apparecchio di anestesia
- si renderà disponibile a riprogrammare la propria attività in funzione di nuove necessità
emergenti.
E’ ovvio che tale disponibilità limitata ai pazienti no COVID è dovuta alla necessità di preservare i propri professionisti che devono continuare a garantire, al Centro Radiologico, una prestazione sicura e libera da COVID.
Gli Anestesisti, i Radiologi ed i Tecnici di radiologia del Centro Radiologico, normalmente impegnati in turni continuativi di 12 ore, si impegnano a garantire, quando liberi dal servizio, la stessa tipologia di prestazione in termini di ore di servizio per turno, per l’ospedale.
Vista la facile trasmissione interumana del vurus e la possibilità di stato di portatore sano si rende necessario che a tutto il personale in servizio COVID e NO-COVID, compresi ovviamente i consulenti esterni, debbano essere garantiti tutti i dispositivi di protezione (DPI). Ciò perché tutti i soggetti devono essere considerati potenziali COVID.
La fornitura di DPI è condizione necessaria alla definizione dell’accordo».