DALL’EX SINDACO ED EX CONSIGLIERI DEL COMUNE DI BIVONGI RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO
BIVONGI – In riferimento alla delicata tematica dell’Unione dei Comuni, e particolarmente alla posizione pubblicamente esternata dal sindaco, Felice Valenti, noi ex sindaco ed ex consiglieri del Comune di Bivongi, Remo Fazzolari, Nicola Lombardo, Giovanni Micelotta, Ernesto Riggio e Natale Valenti, ribadiamo la nostra sorpresa nell’ascoltare continuamente giudizi negativi sulla precedente amministrazione comunale, dati in modo del tutto gratuito.
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L’unione dei Comuni è un tema decisivo per il futuro dell’intera vallata dello Stilaro da non potere essere banalizzato così come si continua a fare; l’azione politica dell’Amministrazione Riggio, di cui Valenti è stato vicesindaco per dieci anni, proprio su questo tema è stata lungimirante anticipando di quattro anni la relazione Cottarelli di appena qualche giorno fa, quest’ultima soffermandosi su accorpamenti di Comuni per arrivare ad almeno 5.000 abitanti.
È quello che abbiamo cercato di fare nel 2010 unendo le forze di tutti e quattro i Comuni della vallata per iniziare un percorso di “Città dello Stilaro” che avrebbe avuto più di 8.000 abitanti, a tale proposito sono stati fatti numerosi incontri avendo l’assistenza della Field, e quindi della Regione Calabria e definendo un percorso di unione dei servizi essenziali, non fittizi come ora, normandoli nei dettagli dove per quantificare le spese si mettevano in relazione il numero di abitanti ed il territorio: altro che “fatto con i piedi” come volgarmente affermato!
La volgarità è ancora più evidente visto che nel Consiglio comunale del dicembre 2011, l’allora consigliere comunale ed oggi sindaco di Bivongi si dichiarava “entusiasta” dell’iniziativa, l’esatto contrario di oggi: bella coerenza! Pensavamo fosse un processo oramai irreversibile, aspettavamo dicembre 2012 per inserire l’attività in Comune partendo dall’ufficio di vigilanza e poi, via via, tutti gli altri: mai avremmo pensato che la nuova amministrazione di Bivongi appena eletta nel maggio 2012, utilizzando le pieghe della legge sui Comuni montani, sottoscrivesse un patto con il Comune di Pazzano realizzando così un duplice obiettivo di retroguardia: un’unione di condominio, visto il numero esiguo di abitanti e cercando di affossare la “Città dello Stilaro” con Bivongi e Pazzano da un lato e Stilo e Monasterace dall’altro.
La disgregazione attuale è da addebitare solo ed esclusivamente all’attuale sindaco di Bivongi per i suoi atteggiamenti campanilistici fortemente condizionati dalle teorie sulle piccole patrie. Crediamo fortemente nell’unità della vallata, per creare tutte quelle condizioni che ci consentono di affrontare il futuro con la giusta forza e determinazione.
P. S. : a proposito di progetti “fatti con i piedi”, l’unione di condominio Bivongi-Pazzano a giorni scenderà sotto i 2.000 abitanti, quindi il condominio dovrà essere sciolto: che faranno i nostri prodi? Riscriveranno alla regione Calabria per abbassare il limite degli abitanti fino ad arrivare all’unione dei quartieri?