R. & P.
Carissimi concittadinii,
non è facile trovare le giuste parole in questi momenti.
Ci ritroviamo dentro una brutta pagina di un libro di storia che difficilmente dimenticheremo.
Ci siamo ritrovati privati della nostra libertà, abbiamo dovuto rimodulare
le nostre abitudini, siamo messi alla prova, a dura prova, e tutto improvvisamente.
Anche noi abbiamo sospeso, giustamente ed inevitabilmente, i nostri incontri. Stavamo pianificando varie attività, dalla consueta “sguta” pasquale a diverse manifestazioni primaverili; stavamo ultimando il censimento delle aree verdi (circa 45 su tutto il territorio) e già molte associazioni avevano avanzato proposte per l’affidamento. C’è caduto il mondo addosso anche se – è doveroso dirlo – la nostra comunità ha reagito davvero bene: fin dalle primissime misure restrittive abbiamo assistito alla costante diminuzione delle persone ed al rispetto delle distanze di sicurezza imposte. Certo, incute sicuramente un po’ di “tristezza” il lungomare completamente deserto in queste bellissime giornate di inizio primavera ma è questo il momento di rispettare fermamente ogni regola, di restare a casa, di fermarci per poter ripartire più che forti che mai, con l’aiuto della nostra Madonnina di Porto Salvo! In questi giorni ci siamo chiesti cosa potessimo fare concretamente ed attivamente per aiutare la cittadinanza anche se è difficile prestare aiuti concreti , quando ogni spostamento è limitato a situazioni di reale necessità. E’ difficile,anche, contare su aiuti economici quando le attività commerciali sono state costrette ad abbassare le saracinesche e non ce la sentiamo di dare consigli su cosa sia meglio fare. Per fortuna ci stanno pensando, seppur senza clamore o pubblicità, gli organi preposti: la Protezione Civile, la Croce Rossa il Personale Sanitariole ,Forze dell’Ordine e tutte le Organizzazioni di volontariato impegnate sul campo.
A loro vanno i nostri ringraziamenti, la nostra ammirazione e la nostra gratitudine, e lo stesso per quanti stanno continuando a lavorare per garantire beni e servizi primari. Siamo certi che anche loro preferirebbero non esporsi a rischi ma è grazie a loro che riprenderemo (perché la riprenderemo!) la nostra vita “normale”. Un grande errore sarebbe dimenticare lo slogan che ormai riempie le nostre giornate: “distanti oggi per abbracciarci più forte domani”. Perché l’abbraccio non è solo quello fisico: dovremo imparare a rispettare la nostra terra, qualunque essa sia; dovremo imparare a volerci più bene, TUTTI, senza puntare arbitrariamente più il dito, contro nessuno e per nessun motivo; dovremo imparare a fare, responsabilmente, ognuno la propria parte, perché è solo attraverso la collaborazione e la cooperazione che si possono fare grandi cose; dovremo imparare ad acquistare nei nostri negozi perché sono loro l’economia del paese; dovremo imparare che non deve arrivare una pandemia per farci apprezzare quello che abbiamo.
Solo allora avremo debellato definitivamente il virus, ogni tipo di virus, e solo allora ci abbracceremo davvero!
Intanto, sentiamo la necessità, di unirci all’autorevole richiesta del Dottor Domenico Freno e di quanti hanno già avanzato tale proposta sostenendo con grande forza di valutare la possibilità dell’immediata riapertura dell’ex Ospedale di Siderno. Per questo ci rivolgiamo alla Commissione Straordinaria, dimostratasi sempre attenta alle necessità della cittadinanza ed alle richieste del mondo associativo, affinché solleciti l’ASP, la Regione Calabria ed il Commissario Straordinario per l’emergenza Domenico Arcuri, ad utilizzare, senza tentennamenti, la struttura. L’obiettivo principale è quello di poter fronteggiare, oggi, in caso di necessità, l’attuale carenza di posti letto ma anche di offrire servizi adeguati alla locride non appena sarà cessata l’emergenza.
Il Coordinamento delle Associazioni