R. & P.
È di qualche giorno fa la notizia della “ipotetica” trasformazione dell’Ospedale di Locri in un Centro Covid-19.
La notizia giunta dal direttore sanitario dell’ASP di Reggio Calabria, dott. Bray, lascia tutti sconcertati ed increduli.
Come si può, nella logica delle cose, ritenere praticabile una soluzione del genere?
Nella sostanza, tutti i pazienti attualmente ricoverati presso il nosocomio locrese dovrebbero essere trasferiti altrove (probabile Polistena), per poi procedere al restyling della struttura per farne unicamente centro Covid.
Le conseguenze di tale evenienza sono evidenti e qua nessuno è talmente ingenuo da non percepirne gli effetti nefasti che ne deriverebbero.
L’Ospedale di Locri, unico presidio sanitario del nostro comprensorio, non può essere sottratto alla funzione che gli è propria e che, nonostante i deficit strutturali ed organizzativi, continua ad essere punto di riferimento sanitario per circa 150.000 abitanti.
Per essere pratici, ci chiediamo se un infartuato possa far in tempo a giungere vivo presso altro nosocomio soprattutto in considerazione della viabilità che caratterizza la Locride.
Anche dal punto di vista logistico, una struttura Covid a servizio del territorio metropolitano impiantata qui a Locri appare scelta del tutto irrazionale, che rischierebbe soltanto di favorire il contagio di un’area rimasta al minimo della diffusione del virus e che non è nelle condizioni di affrontare uno scongiurato focolaio.
Si percorrano altre strade, fattibili e meno invasive!
E’ per questo motivo, in linea con la proposta lanciata dall’ex assessore regionale Mariateresa Fragomeni (sottoposta, nei giorni scorsi, all’attenzione dell’attuale Presidente della Regione Calabria), il nostro Circolo non esita ad avallare la proposta di alcuni sindaci e medici della Locride di avviare un piano atto a sfruttare strutture, sanitarie e non, attualmente inutilizzate o dismesse, oppure, in alternativa e in concomitanza, a rafforzare e rendere più efficienti i centri Covid già attivi nella Provincia.
Così come una buona soluzione sarebbe quella di allestire l’ex ospedale di Gioia Tauro.
Il Circolo del Partito Democratico di Siderno è al fianco dei sindaci della Locride e si appella alle istituzioni e ai neoeletti consiglieri regionali locridei affinché facciano le barricate e portino avanti questa battaglia, che non è un semplice no alla trasformazione integrale dell’Ospedale di Locri, ma un “NO” a ciò che da tempo si paventa ovvero il depotenziamento definitivo della struttura.
Il Circolo PD di Siderno