R. & P.
PROPOSTE TECNICO-SANITARIE PER AFFRONTARE L’EMERGENZA COVID 19 PRESSO L’OSPEDALE SPOKE DI LOCRI Premesso che l’Organizzazione Mondiale della Sanità, il 30.01.2020 ha dichiarato l’epidemia da COVID-19 (Coronavirus) “…un’emergenza sanitaria di pubblica rilevanza internazionale” e, in data 11 marzo, il Direttore Generale dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), ha annunciato che poiché sono stati registrati (a quella data) più di 118 mila casi di Covid-19 in 114 paesi, e 4.291 persone hanno perso la vita, si è passati da un’epidemia ad una pandemia.Tenuto conto che il Consiglio dei Ministri con Delibera del 31 gennaio 2020, ha dichiarato, per sei mesi, lo stato di emergenza sul territorio nazionale relativo al rischio sanitario connesso all’insorgenza di patologie derivanti da agenti virali trasmissibili;Che, successivamente, il Governo ha emanato una serie di ordinanze ed atti aventi forza di legge per fronteggiare la diffusione del virus, tra le quali si citano:• D.L. 23 febbraio 2020, n. 6, recante «Misure urgenti in materia di contenimento e gestione dell’emergenza epidemiologica da COVID-19, successivamente integrato e novellato dai seguenti ulteriori provvedimenti recanti «Ulteriori disposizioni attuative del decreto-legge 23 febbraio 2020, n. 6: D.P.C.M. 23 febbraio 2020: D.P.C.M. 25 febbraio 2020; D.P.C.M. 1° marzo 2020; D.P.C.M. 4 marzo 2020; D.P.C.M. 8 marzo 2020; D.P.C.M. 9 marzo 2020; D.P.C.M. 11 marzo 2020; D.P.C.M. del 22 marzo 2020;• Ordinanza del Ministro della Salute del 20 marzo 2020 recante «Ulteriori misure urgenti in materia di contenimento e gestione dell’emergenza epidemiologica da COVID-19, applicabili sull’intero territorio nazionale»;• Ordinanza del Ministro dell’Interno e del Ministro della Salute del 22 marzo 2020 recante «Ulteriori misure urgenti in materia di contenimento e gestione dell’emergenza epidemiologica da COVID-19, applicabili sull’intero territorio nazionale;• Ordinanza n. 646 del 08 marzo 2020 del Capo del Dipartimento della Protezione Civile: Che le misure preventive di tutela sanitaria sono state ulteriormente inasprite con l’approvazione del D.L. 25 marzo 2020, n. 19 “Misure urgenti per fronteggiare l’emergenza epidemiologica da COVID-19” che ha anche abrogato: a) il decreto-legge 23 febbraio 2020, n. 6, convertito con modificazioni, dalla legge 5 marzo 2020, n. 13, ad eccezione degli articoli 3, comma6-bis, e 4; b) l’articolo 35 del decreto-legge 2 marzo 2020, n. 9;Che il Presidente della Regione Calabria ha adottato i seguenti provvedimenti: Ordinanzedel Presidente della Regione n. 1 del 27 febbraio 2020; n. 3 dell’8 marzo 2020; n. 4 del 10 marzo 2020; n. 7 del 14marzo 2020; n. 12 del 20 marzo 2020 e n. 15 del 22 marzo 2020; Che, inoltre la Regione Calabria ha approvato il Piano Operativo per l’Emergenza Coronavirus che prevede di destinare complessivamente 310 posti letti a pazienti COVID. Di questi, 50 posti letto in Terapia Intensiva; 140 posti tra Malattie Infettive e Pneumologia da attivare in tempi stretti. In detto Piano sono Tre gli Ospedali COVID previsti: Gioia Tauro, Locri e Melito P.S.Che la Regione, successivamente ha previsto l’attivazione – in una seconda fase – di un ospedale COVID per ciascuna area/azienda sanitaria provinciale, per accogliere eventuali pazienti positivi, sintomatici e che hanno necessità di assistenza sanitaria da parte di specialisti e di ausili.Come si evince pure dal Comunicato della Commissione Straordinaria pubblicato all’albo in data 26.03.2020, in ragione del Decreto n. 18 del 11 marzo 2020, del Presidente della Giunta Regionale, l’Azienda ha effettuato la “Riprogrammazione Posti Letto COVID HOSPITAL AREA SUD”, prevedendo 100 posti letto “DEDICATI COVID”:P.O. Locri P.L.: incremento degli attuali 9 posti di ulteriori 6;P.O. Locri Pneumo sub I. : incremento degli attuali 7 posti di ulteriori 3;P.O. Locri: incremento di 12 posti letto “dedicati” di “osservazione attiva ospedaliera”; P.O. Gioia Tauro Sub I.: incremento di 32 posti letto “dedicati”P.O. Melito: incremento di 31 posti letto “dedicati”.Infine, ulteriori n. 8 posti letto di T.I./sub intensiva Covid 19 sono stati programmati pressoi Covid Hospital di Gioia tauro e Melito P.S..Inoltre, la Regione ha individuato, per ciascuna area/azienda sanitaria provinciale gliospedali, attualmente dismessi, da destinare ad eventuali quarantene generalizzate. Che il programma di ristrutturazione della rete sanitaria, nello specifico prevede di istituire all’interno dell’Ospedale Spoke di Locri circa 40 posti letto destinati ai pazienti COVID, relativamente ai quali non è specificato in modo chiaro se si tratta di posti aggiuntivi rispetto a quelliprevisti dall’Atto Aziendale.Che sulla base degli indirizzi e direttive Regionali, con nota prot. n. 15869 del 20.03.2020del Direttore Sanitario Aziendale dell’ASP RC viene specificato che l’Ospedale di Locri è individuato come P.O. Covid e, al suo interno sono da realizzare:• 12 posti letto per osservazione;• 10 posti letto per sub intensiva• 12 posti letto terapia intensiva.Di converso, l’Ospedale di Polistena garantirebbe la gestione ordinaria di tutti i pazienti non affetti da COVID del territorio della locride, con conseguente trasferimento di tutti i pazienti dei reparti di Chirurgia, Rianimazione, ecc, presso l’ospedale di Polistena.E’ infatti lo stesso comunicato della commissione straordinaria sopra citato che così recita:”…al fine di continuare ad offrire la dovuta assistenza ai pazienti NON COVD è prevista l’attivazione presso il P.O. di polistena non solo di n. 2 posti non Covid-19 di terapia intensiva indicati dalla regione, ma di ulteriori n. 7 p.l. di t.i. atti ad accogliere i pazienti NON COVID della provincia di Reggio Calabria”.Che per far fronte alla programmazione dei suddetti 100 posti letto Area SUD suddetto l’Azienda ha stimato il fabbisogno del personale come segue:153 medici; 20 biologi, 232 infermieri, 133 OSS, 22 tecnici di radiologia; 41 tecnici di laboratorio; 13 autisti d ambulanza; 65 medici di Guardia Medica, oltre che CPS infermieri per gli istituti penitenziari.Che con comunicato stampa del 24.03.2020, pubblicato sul sito dell’ASP RC, la Commissione Straordinaria ha reso noto, inoltre, di aver tenuto presso la sede della Direzione Generale, una riunione in videoconferenza a cui hanno preso parte, oltre alla Commissione Straordinaria, anche i rappresentanti delle strutture private e case di cura accreditate (di cui vengono fornite le ditte) con le quali si è “convenuto, di sottoscrivere un accordo quadro per meglio declinare, – con le stesse strutture private – la disponibilità di posti letto, di sale operatorie e di percorsi diagnostici per i pazienti no Covid al fine di decongestionare i presidi ospedalieri dell’Azienda Sanitaria Provinciale di Reggio Calabria”.Che il 17 marzo si è svolto un incontro tra il Direttore Sanitario Aziendale ASP , il Direttore Sanitario Ospedaliero , il Presidente dell’Assemblea dei Sindaci della Locride , il Presidente del Comitato dei Sindaci ed il Sindaco di Locri , per verificare la situazione del presidio ospedaliero di Locri in questo momento di grave emergenza. Nell’occasione veniva comunicato dai vertici aziendali l’imminente potenziamento dell’ ospedale di Locri e le iniziative per far fronte all’emergenza, con indicazione dei posti letto aggiuntivi di terapia intensiva e sub-intensiva, oltre ad essere prospettate le modifiche strutturali ipotizzate COVID19 dei medici e del personale infermieristico e tecnico dedicato a tali cure, dai pazienti ed utenti vari con patologie ordinarie ed il rimanente personale medico, infermieristico e tecnico dedicato a tali pazienti ed utenti. In tale occasione venivano altresì considerate le dotazioni strumentali necessarie, compresi i dispositivi di protezione individuale indispensabile per tutto il personale medico e paramedico.Che sorgono molteplici perplessità circa l’efficacia della citata programmazione e riorganizzazione ospedaliera, decisa dalla Regione con il decreto sopra citato perchè, nei fatti verrebbe penalizzato in modo grave l’Ospedale di Locri, ma ancor peggio, sottrarrebbe al territorio della locride il primo e indispensabile presidio di tutela sanitaria, costringendo l’utenza a spostarsi a Polistena.Che, l’evolversi della situazione ha determinato la convocazione urgente dei Sindaci della locride che, nella riunione del 25.03.2020 tenutasi a Locri si sono fortemente opposti alla decisione paventata di trasferire i pazienti e le attività di cura e assistenza medica ordinarie dall’Ospedale di Locri a quello di Polistena e di realizzare i 40 posti letto COVID all’interno della struttura Ospedaliera senza previa assicurazione della realizzazione di percorsi sanitari separati dedicati ai malati COVID ed ai medici ed al personale sanitario dedicato, proponendo la realizzazione di una struttura modulare o tenso-struttura da allocare all’esterno del plesso ospedaliero, in alternativa l’adeguamento dell’ex Ospedale di Siderno o di eventuali altri strutture nella disponibilità dell’ASP sul territorio metropolitano Che l’esperienza clinica delle regioni del Nord Italia maggiormente colpite dal virus COVID 19, Lombardia in primis, ha dimostrato che è necessario delocalizzare le strutture ed i reparti dedicati alla cura di pazienti contagiati staccandole e distanziandole dalle strutture ospedaliere.Che le linee guida per affrontare l’emergenza COVID 19 diffuse dall’I.S.S. e da altre Regioni acclarano la necessità della delocalizzazione strutturale dei reparti COVID e l’allocazione ravvicinata dei diversi reparti dedicati Covid raggruppati per omogeneità ed intensità patologica dei malati.Che la Circolare del Ministero della Salute del 25.03.2020 “Aggiornamento delle linee di indirizzo organizzative dei servizi ospedalieri e territoriali in corso di emergenza COVID 19”, prevede espressamente: “E’ necessario identificare prioritariamente strutture/stabilimenti dedicati alla gestione esclusiva del paziente affetto da COVID-19 tenuto conto che le attività precipue sono legate alle malattie infettive, assistenza respiratoria e terapia intensiva. Solo in casi eccezionali, laddove non risulti possibile la separazione degli ospedali dedicati alla gestione esclusiva dei pazienti affetti da COVID-19 da quelli NON COVID-19, i percorsi clinico assistenziali ed il flusso dei malati devono, comunque, essere nettamente separati.” Che, la situazione venutasi a creare è fonte di preoccupazione del personale medico e sanitario operante all’interno dell’Ospedale di Locri, che, correttamente, teme che la realizzazione di posti letto COVID all’interno della struttura ospedaliera, senza adeguati percorsi separati, possa arrecare pregiudizio alla propria salute ed a quella dei pazienti, esposti ad evidente e sicura fonte di contagio COVID 19.Che, parimenti, desta particolare allarme nei cittadini della Locride la notizia del depotenziamento di fatto dell’ospedale di Locri, non più destinato alle cure ordinarie .Atteso Che l’art. 3 comma 2 del D.L. 25 marzo 2020, n. 19 prevede la limitazione da parte dei Sindaci di emanare ordinanze contingibili ed urgenti in materia sanitariaChe, preso atto di quanto sopra, e’ stata stata convocata la Commissione Consiliare Sanitaria del consiglio comunale di Locri per il giorno 30.03.2020;Ritenuto quanto mai opportuno e necessario, quindi, che il Consiglio Comunale di Locri formalizzi, con atti concreti e ufficiali, le perplessità sopra rassegnatevi adottando con urgenza, una deliberazione con la quale manifesti il proprio punto di vista impegnando il Dipartimento Tutela della Salute della Regione calabria, l’Ufficio del Commissario Cotticelli e l’ASP RC, ognuno per le rispettive competenze, ad adottare più opportune e razionali decisioni strategiche per fronteggiare l’emergenza COVID 19 per i cittadini della locride e per il potenziamento dell’Ospedale di Locri;Che parimenti sarebbe necessario ed auspicabile che simili deliberazioni vengano assunte da tutti i consigli comunali della locride, magari, con analogo contenuto, essendo la deliberazione l’unico atto amministrativo formale adottabile dalle istituzioni comunali tale da assumere, anche, concreta valenza amministrativa e politica.TUTTO CIÒ PREMESSO E CONSIDERATO: 1) si afferma la necessità che l’Ospedale di Locri venga immediatamente potenziato ed adeguato approntando tutte quelle necessarie e opportune dotazioni strutturali, tecniche nonchè rimpinguando gli organici delle effettive risorse umane indispensabili ad assicurare i L.E.A., così da connaturare, nella sostanza, il nosocomio locrese di quella effettiva qualità e funzione di Ospedale Spoke cui è stato destinato.A tal fine, si rende urgente ed indifferibile, vista anche la chiusura dell’aereoporto di Reggio Calabria, l’immediata fruibilità della pista di elisoccorso anche nelle ore notturne.2) Si manifesta la disponibilità alla realizzazione all’interno della struttura del Nosocomio locrese di posti letto dedicati ai pazienti COVID, solo ed esclusivamente qualora vengano realizzati e destinati alla cura di tali pazienti adeguati locali, separati strutturalmente dai percorsi dedicati ai pazienti ordinari ed al personale medico e paramedico ad essi normalmente dedicato nonchè dalle unità operative diagnostiche e di laboratorio, e solo qualora vegano destinate alla cura dei pazienti COVID, oltre all esistente personale sanitario specificamente formato ad affrontare patologie polmonari , unità di personale medico, infermieristico e tecnico aggiuntivo e nuovo rispetto l’attuale dotazione di risorse umane presenti nell’ospedale.A tal fine si suggerisce e prospetta l’effettuazione di specifici rilievi tecnici atti a valutare la concreta e relativamente veloce possibilità di adeguare strutturalmente: l’intero padiglione (attualmente utilizzato per uffici dell’area amministrativa. Tale padiglione: risulta fisicamente distinto dal resto della struttura ospedaliera e con adeguati interventi edilizi può essere reso isolato dalle rimanenti unità operative del nosocomio; risulta dotato di ingresso autonomo e di strada di accesso dedicata; risulta dotato di ampio parcheggio sul retro la cui superficie ben può essere adibita ad ospitare strutture modulari o tenso-strutture temporanee da adibire a TRIAGE e PRE-TRIAGE; risulta essere stato progettato in origine ed avere destinazione atta ad ospitare unità operative di degenza;; presenta qualche limite strutturale evidente, , la mancanza di un ascensore adeguato a trasportare le lettighe, pur essendo presente l’ascensore per persone.3) si manifesta la disponibilità ad accogliere favorevolmente la realizzazione di una struttura modulare di ampie dimensioni all’esterno della struttura ospedaliera (o sulla superficie occupata dai due ampi parcheggi posti innanzi l’Ospedale (lato mare) o sulla superficie del parcheggio posto sul retro dell’ospedale (lato monte).4) in alternativa si invita a valutare l’adeguamento di quelle strutture ospedaliere inutilizzate e presenti sul territorio come ad esempio l’ospedale di Siderno o eventuali altri strutture nelle disponibilità dell’ASP sul territorio metropolitano. 5) si manifesta la preoccupazione circa la mancanza di presidi di protezione sanitaria (mascherine, calzari, camici, tute speciali ecc.) tale da porre in serio pericolo gli operatori della sanità tutti, nonchè la carenza dei macchinari specificatamente dedicati alla ventilazione polmonare ed alla cura dei pazienti affetti da COVID 19, nonchè la necessità di snellire i tempi e le modalità di processamento dei tamponi necessari a riscontrare la presenza del contagio da detti virus.6) preso atto che con deliberazione della Commissione Straordinaria dell’Azienda Sanitaria Provinciale di Reggio Calabria n. 125 del 28 febbraio 2020 è stato approvato il Piano del fabbisogno del personale dell’ASP di Reggio Calabria e che con comunicato stampa della commissione straordinaria dell’ASP RC è stato annunciato lo sbocco dell’iter delle assunzioni,, posto che con l’ultimo decreto approvato dal Governo sono state sospese le procedure concorsuali, sarebbe auspicabile l’individuazione di soluzioni amministrative concrete atte a snellire e ridurre i tempi di effettivo reclutamento delle unità di personale programmate.Locri, 27 marzo 2020Il gruppo consiliare ed il movimento politico “Scelgo Locri”