Fotoservizio e video di Enzo Lacopo
GIOIOSA IONICA – Nonostante le assenze di alcuni sindaci dovute a motivi personali, si è tenuta presso la sala consiliare del municipio di Gioiosa Jonica la conferenza stampa congiunta dei primi cittadini della Vallata del Torbido.
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Presenti, tra gli altri, Maurizio Zavaglia per il Comune di Gioiosa Jonica, Domenico Vestito sindaco Marina di Gioiosa Jonica, Salvatore Leoncini sindaco di Grotteria, Giorgio Imperitura sindaco di Martone e il segretario comunale di Gioiosa Arturo Tresoldi.
Tutti hanno firmato un documento-lettera indirizzato al Ministro della Giustizia Andrea Orlando ed al Ministro Affari Regionali Maria Carmela Lanzetta per scongiurare la prevista chiusura dell’ufficio del Giudice di Pace di Gioiosa J.ca, dando la possibilità agli scriventi Enti di rivalutare l’ipotesi prevista dall’art.3, comma2 del D.Lgs. 156/2012 concernente appunto la soppressione dell’ufficio del Giudice di Pace di sei comuni (Gioiosa Jonica, marina di Gioiosa Jonica, Grotteria, Mammola, Martone e San Giovanni di Gerace).
Il mantenimento di tali uffici nel comprensorio della Vallata del Torbido, rappresenta un elemento plastico di insediamento dello Stato importante.
Tale presenza in un’area particolare della Locride, si rivela come una necessità sociale per la comunità di tutta la Valle, al fine di bloccare e invertire la tendenza di abbandono che in questo ultimo periodo, hanno avuto le istituzioni in genere, nei confronti di questa porzione di Calabria.
“Persino gli istituti bancari – si legge nella lettera inviata ai Ministri – nonostante l’insussistenza di motivi legali alla mancanza di volumi d’affari, hanno chiuso diverse filiali e a nulla sono valse le azioni di protesta messe in atto dai cittadini. Tutto ciò non aiuta certo la crescita sociale ed economica del comprensorio, ma al contrario, lo impoverisce e lo espone ulteriormente al rischio di una possibile proliferazione di fenomeni di devianza e malaffare.
Sicuri di un riscontro da parte degli organi preposti – conclude la missiva – i firmatari si rendono anche disponibili per un incontro presso le sedi ministeriali”.
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