di Adelina B. Scorda
BOVALINO – Poco più di un’ora di consiglio fra pause, liti e rinvii. Sono questi i tre elementi che caratterizzano questa nuova assise consigliare che si chiude con un nulla di fatto e con la presa di coscienza da parte del sindaco e del presidente del consiglio che con quegli animi troppo caldi e quei toni poco pacati a nulla sarebbe servito proseguire il consiglio.
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A dispetto delle precedenti sedute, quando già si respirava aria di tempesta o quando gli argomenti presumevano un confronto acceso fra le parti questa volta nulla o quasi avrebbe fatto pensare ad una seduta incandescente. Si votano i primi punti e su proposta della gruppo di opposizione Nova Bovalino si decide di posticipare al prossimo consiglio la discussione sulla rateizzazione dei tributi comunali e il regolamento comunale IMU – IUC. Le ragioni della richiesta fanno riferimento a precedenti accordi, verbali, che il consiglio prese in merito nelle precedenti sedute, ovvero “che per la realizzazione dei regolamenti – afferma Tramontano – si sarebbero coinvolti i capigruppo”. Richiesta accolta dal Sindaco e votata dall’intero consiglio che ha deciso di indire la conferenza dei capigruppo per lunedì alle 18.30. fin qui nulla di particolarmente clamoroso, siamo all’interno delle più classiche dinamiche di un’attività consiliare. Allo scoccare del quarto punto che prevedeva la relazione dell’assessore Filippone sull’attività amministrativa svolta dalla data di conferimento delle deleghe assessorili, l’atmosfera cambia.
A prendere la parola è il vicesindaco Nando Rocca che puntando il dito sulla formula della richiesta afferma: “Ho difficoltà a rispondere all’interrogazione della minoranza proprio perché stridono con il regolamento statutario. In primo luogo – ha proseguito Rocca – va detto che tra l’assessore e i gruppi consiliari non c’è un rapporto diretto, secondariamente la formula utilizzata dalla minoranza si trova in disaccordo con il Tuel. Mi chiedo, a questo punto, non sia dovuto alla scarsa conoscenza del regolamento tale da rasentare la malafede”. Parole che fanno saltare i nervi alla minoranza che pur mantenendo inizialmente un tono pacato ha ben presto alzato i toni cercando di far sentire la propria voce puntualmente interrotta dal vicesindaco Rocca. In un battito di ciglia si ritorna ai vecchi orrori, tanto che in alcuni frangenti sembra di essere al sabato di mezzogiorno al mercato, quando il vociare delle gente si mischia al suono delle campane e alle trombe di macchine e autobus. Ma nonostante la confusione la voce del consigliere Zurzolo e del collega Tramontano “riescono a farsi sentire:
“Oggi le ragioni dello stato di disastro amministrativo trovano un ulteriore spiegazione e conferma. Il gruppo di opposizione si è limitato com’era accaduto in precedenza a interrogare l’esecutivo con riferimento all’attività svolta in un settore ben preciso che è riconducibile ad un assessorato. In precedenza i colleghi del vicesindaco sono intervenuti in consiglio e hanno, in virtù della titolarità delle deleghe che posseggono, risposto sull’attività che hanno svolto. Oggi abbiamo avuto conferma della consistenza politco-amministrativa del vice sindaco che è l’espressione più palese di quello che è il fallimento di questa amministrazione, il quale facendo leva su un cavillo normativo, che non è tale, non ha dato nessuna alcuna risposta circa l’operato politico posto da lui in essere in questi quattro anni. Non è strana questa reazione del vice sindaco, anche perché chi poco ha fatto qualcosa riesce a dire, chi invece non ha fatto nulla è chiaro che non ha nulla da dire. La risposta del vicesindaco, che ha utilizzato toni non consoni alla cultura dei componenti del gruppo consiliare di opposizione, ha risposto etichettando l’azione dell’opposizione come un’azione fatta in malafede. Oggi lui ha assunto questo atteggiamento, secondo noi costruito, al fine di non dare alcuna risposta sintomatico di un fatto evidente, che nella classifica della produttività amministrativa si è classificato all’ultimo posto ed è vergognoso che il vicesindaco di un paese di quasi dieci mila abitanti faccia leva su un falso cavillo amministrativo per non dare risposta sull’operato svolto in un settore che ad oggi risulta deficitario. Noi ritorneremo sull’argomento e la sua responsabilità politica sarà chiamata di nuovo a dovere”.
Ma secondo alcuni colleghi della maggioranza le ragioni della lite si baserebbero su un’incomprensione fra i consiglieri d’opposizione e il vicesindaco Rocca, tuttavia lo stesso sindaco ha espressamente ritenuto eccessivo l’atteggiamento del vicesindaco e ai fini concertativi poco fruttuoso. A nulla sono valsi i tentativi di palare gli animi e per questo l’assise è stata rinviata a data da destinarsi, lunedì in seno alla conferenza dei capigruppo verrà stabilita la data del prossimo consiglio.