R. & P.
Mentre assistiamo ad uno scenario internazionale e nazionale straordinariamente atipico e molto travagliato nella prevenzione al Sars-Cov2 e nella cura del Covid-19 che cambierà, probabilmente, per sempre le nostre vite, in Calabria si va via via definendo lo scenario prospettico futuro evolutivo del contagio.
Le strategie di contenimento intraprese dal Governo e dall’ordinanza Regionale hanno arginato solo parzialmente il problema. Se al contenimento, infatti, non è anche unito un rafforzamento del sistema strutturale Sanitario, la sola prevenzione non basterà.
I DPI in Calabria sono quasi totalmente assenti con colpevole ritardo della Protezione Civile, a questo va aggiunto un problema globale nella gestione dei tamponi. Domenico Pallaria, Responsabile della Protezione Civile, annuncia in pompa magna che in Calabria lunedì 30 sarebbero arrivati 5000 kit tamponi Covid-19 e dai successivi lunedì 10000 kit fino a 80000 totali. Risulta evidente che 80000 tamponi su 9 Aziende Sanitarie preposte ad effettuarli siano un numero limitatissimo. Vi è poi un problema di tempistiche: i laboratori preposti ad analizzare i tamponi sono solo 5: l’Azienda Ospedaliera di Catanzaro, il Mater Domini di Catanzaro, l’Annunziata di Cosenza, il Grande Ospedale Metropolitano di Reggio Calabria e l’ASP di Via Willermin a Reggio Calabria, quest’ultimo abilitato solo dal 25 Marzo grazie alle iniziative dell’associazione “Comunità Competente” sin dal 5 febbraio. Prendendo ad esempio il caso specifico della Provincia di Reggio Calabria, precedentemente all’apertura nel Laboratorio dell’ASP, le attese per il risultato sui tamponi erano di 36 ore circa per pazienti sintomatici e 5 giorni circa per pazienti asintomatici.
Partiamo da principio e torniamo indietro a fine Dicembre 2019, allorquando il Commissario al piano di rientro sanitario, Saverio Cotticelli, con decreto assegna €86,5 mln per nuovi macchinari, 82.164.205€ statali, come previsto da art. 6 L. 60/19 recante “Misure emergenziali per il servizio sanitario della Regione Calabria e altre misure urgenti in materia sanitaria” (ex D.lgs. n. 35 del 30.04.2019 e convertito in L. 60 il 25.06.2019), i rimanenti regionali, fondi che in un momento delicato come questo, diventano fondamentali per un potenziamento sanitario territoriale, incredibilmente non ancora erogati, soprattutto in virtù di questa nuova emergenza.
Nello specifico, seguendo i criteri, suggeriti dal Presidente Oliverio e dal suo delegato alla sanità Pacenza,di censimento del fabbisogno azienda per azienda e di ricognizione dentro la programmazione regionale, vengono assegnati: all’ASP di Cosenza quasi € 16 mln, all’ASP di Crotone circa €9 mln, all’ASP di Reggio Calabria €3,5 mln, all’ASP di Vibo Valentia €4,9 mln, al GOM di Reggio Calabria €18,8 mln, al Pugliese-Ciaccio di Catanzaro 14,6mln, al Mater-Domini di Catanzaro € 10mln e all’Annunziata di Cosenza 6,5mln.
L’acquisto ed il potenziamento delle TAC e delle Risonanze Magnetiche, appare di assoluta necessità, in virtù della loro funzione indispensabile per verificare lo stato di infezione dopo il primo tampone positivo, per il resto si proceda, di concerto al Ministero della Salute, a valutare quali interventi primari necessiti la fase emergenziale e a risolvere nel più breve tempo possibile le pratiche burocratiche per l’erogazione effettiva.
Con il DPGR 18/2020 dell’11 Marzo 2020 sono stati individuati 8 Ospedali nella Regione Calabria per essere utilizzati come Ospedali Covid-19:
– Zona Nord: Rogliano, Paola, Rossano per un totale di 110 posti;
– Zona Centro: Mater Domini, Tropea per un totale di 100 posti;
– Zona Sud: Melito Porto Salvo, Locri, Gioia Tauro per un totale di 100 posti.
Analizzando nello specifico la situazione degli Ospedali eletti Covid-19 della Zona Sud, gli Ospedali di Melito Porto Salvo e di Gioia Tauro, risultano addirittura sprovvisti di TAC e necessiterebbero in maniera estremamente tempestiva di questo intervento economico per poter svolgere la loro attività, come da settimane invocato anche dall’associazione “Comunità Competente” che ha raggiunto oltre 13000 persone e abilmente sottolineato anche dal Sindaco di Gioia Tauro Aldo Alessio in una lettera inviata alla Regione Calabria e a Cotticelli il 18.03.2020, il quale ha anche richiesto ed ottenuto l’utilizzo della nave ospedale, in considerazione della proposta di chiusura del pronto soccorso dell’Ospedale di Gioia Tauro, ricevendo un niet inconcepibile dalla Presidente Santelli.
Vi è poi, inoltre, una contrarietà nel merito delle decisioni prese nello stesso DPGR: nell’unica seduta del Consiglio Regionale tenuta il 26 Marzo, la Presidente della Regione, fomentata dai Consiglieri Sainato e Crinò contro la decisione di trasformare l’Ospedale di Locri in Ospedale Covid-19, fa una dichiarazione asserendo che tutti i pazienti covid positivi saranno ricoverati nei 3 hub: GOM di Reggio Calabria, Pugliese Ciaccio di Catanzaro e Annunziata di Cosenza Vi è un problema di sostenibilità strutturale: qualora il numero dei positivi richiedenti ricovero o addirittura T.I. aumentasse, sarebbero in grado le sole 3 strutture a reggere il carico?
Antonio Malara Segretario di Sbarre PD – Reggio Calabria