SIDERNO – Ecco i dati, comune per comune, del ballottaggio alle primarie del centrosinistra nei principali comuni della Locride, col raffronto diretto rispetto ai risultati ottenuti al primo turno dai primi due candidati della consultazione elettorale.
SIDERNO: BERSANI 287 (+42) RENZI 99 (-25)
CAULONIA: BERSANI 274 (uguale al primo turno) RENZI 113 (-20)
LOCRI: BERSANI 338 (+27) RENZI 209 (-1)
ARDORE: BERSANI 76 (+25) RENZI 211(-10)
GERACE:BERSANI 69 (+1) RENZI 18 (-1)
MONASTERACE: BERSANI 120 (+15) RENZI 146 (-6)
ROCCELLA:BERSANI 386 (+34) RENZI 207 (-9)
GIOIOSA: BERSANI 169 (+30) RENZI 77 (-7)
BENESTARE:BERSANI 75 (+36) RENZI 18 (+5)
BOVALINO: BERSANI 269 (+48) RENZI 67 (-7)
BIANCO: BERSANI 255 (+27) RENZI 137 (-10)
MAMMOLA: BERSANI 60 (-5) RENZI 24 (-4)
Bersani ha guadagnato preferenze ovunque, tranne a Caulonia laddove ha confermato le preferenze del primo turno, mentre i renziani hanno perso ovunque tranne a Benestare, laddove hanno guadagnato cinque voti in una settimana. Prima di lanciarci in un’analisi comune per comune, vale la pena ricordare che il segretario del Pd ha vinto ovunque, tranne che ad Ardore, laddove i renziani hanno riconquistato una maggioranza più che bulgara (74%) e a Monasterace, laddove hanno perso qualcosina ma non al punto tale da perdere il primato cittadino. E’ il caso, ora, di lanciarci in un’analisi del voto del ballottaggio nei principali centri del comprensorio, in cui si tenga conto non solo del voto odierno, ma del raffronto con le preferenze espresse domenica scorsa, al fine di capire le dinamiche della consultazione elettorale e il peso del centrosinistra nei singoli comuni.
SIDERNO
Tutto va male, madama la marchesa. Se l’affluenza dei votanti al primo turno era già bassa, la tendenza si è confermata nel ballottaggio. 388 votanti, infatti, sono pochissimi, intorno al 2,5% degli aventi diritto. Un dato su cui i partiti e i movimenti del centrosinistra dovranno riflettere nei prossimi giorni e nelle prossime settimane. Stiamo parlando, infatti, di 62 elettori in meno rispetto alla percentuale del primo turno, già inferiore al 3% degli aventi diritto. Sette giorni fa, gli elettori degli altri tre candidati furono 80 (71 Vendola, 5 Tabacci e 4 Puppato). Poco più della metà di questi voti sono stati intercettati da Bersani (+42), mentre Renzi ha perso 25 voti. E se tra questi ultimi possiamo annoverare una decina di elettori indiani che non sono andati a votare al ballottaggio, il resto del voto è andato, come dicevamo, a Bersani, anche se quasi la metà degli elettori di Vendola, Tabacci e Puppato non ha votato al secondo turno, segno che, probabilmente, l’endorsement pro Bersani del governatore della Puglia non ha fatto presa su molti elettori di Vendola al primo turno. Resta, come dicevamo, il dato assai deludente di affluenza alle urne, che dovrà fare compiere un supplemento di riflessione a chi si accinge a rappresentare il centrosinistra alle elezioni comunali in programma la prossima primavera, commissione d’accesso agli atti permettendo.
CAULONIA
La gioiosa macchina da guerra messa in campo dal circolo cittadino del Pd con a capo l’assessore Katy Belcastro non ha sbagliato un colpo. Tutti presenti di nuovo alle urne e dato confermato al ballottaggio. Perdono, invece, i renziani venti voti, nonostante l’impegno massimale di Bruno Grenci, Attilio Tucci e degli altri sostenitori del sindaco di Firenze. Resta una sola consolazione ai cauloniesi: al ballottaggio ha votato lo stesso numero di elettori di Siderno, città che vanta una popolazione di due volte e mezzo superiore, segno che nella fu Repubblica Rossa di Pasquale Cavallaro il centrosinistra conta davvero.
LOCRI
Confermato il dato del primo turno, con Bersani che intercetta qualche voto (presumibilmente vendoliano) portandosi a +27, mentre i renziani perdono una sola preferenza. Il dato totale di affluenza alle urne, poi, surclassa quello della vicina Siderno, in barba alle definizioni tradizionali di chi vedeva il centro commerciale della Locride come cittadina tendenzialmente socialcomunista a fronte di una Locri democristiana che guarda a destra.
ARDORE
Piccole variazioni di assestamento rispetto al primo turno, ma la sostanza non cambia: Ardore è una roccaforte renziana con tre quarti dell’elettorato che si è espresso a favore del sindaco “rottamatore”
GERACE
Se non fosse per l’elettore soffiato dai bersaniani capitanati dal sindaco Varacalli, il dato sarebbe identico a quello del primo turno, in ogni caso nettamente a favore del segretario, con una maggioranza intorno all’80%
MONASTERACE
Idem come sopra, coi bersaniani che erodono una manciata di consensi ai renziani e intercettano altrettanti voti vendoliani
ROCCELLA
Anche all’ombra del castello dei Carafa il dato registra qualche scossa di assestamento: + 25 a Bersani (merito di Vendola?) mentre Renzi perde nove preferenze. Resta il primato del comprensorio per una cittadina che non ha perso, semmai ha accentuato, la solida tradizione di centrosinistra.
GIOIOSA, GROTTERIA E SAN GIOVANNI DI GERACE
Anche qui significativo aumento per Bersani (grazie a Nichi?), mentre Renzi perde una manciata di preferenze
BENESTARE
Nella Stalingrado della Locride quasi tutti i voti vendoliani li prende Bersani, tranne cinque consensi che guadagna Renzi.
BOVALINO
Qui i bersaniani registrano l’incremento di consensi più alto del comprensorio (+48), e forse lo zampino dei vendoliani da queste parti è più evidente, vista la condotta dei sostenitori del Governatore della Puglia, ligi alle indicazioni giunte dai vertici provinciali di Sel. A questo proposito, da queste parti è netta la sensazione che la partita delle primarie non sarà un esperimento isolato, anzi. Sarà sull’asse Bovalino-Benestare, infatti, che immaginiamo l’inizio del radicamento futuro di Sel nella Locride con alcuni giovani di valore pronti a sposare la causa di Nichi.
BIANCO
L’assestamento favorisce anche qui Bersani, mentre Renzi perde una fisiologica quota di dieci preferenze.
MAMMOLA
Lieve calo omogeneo per ambedue i candidati ma le proporzioni rimangono sostanzialmente inalterate
GIANLUCA ALBANESE