Gli scenari che si stanno aprendo in questi giorni sul mondo dello sport sono tutt’altro che chiarificatori, ma d’altronde definire con certezza il futuro di ogni competizione e disciplina non è affatto semplice in una situazione come quella attuale. Quel che è emerso nelle più recenti ipotesi è che il Crotone il prossimo anno potrebbe giocare nel massimo campionato, e lasciarsi alle spalle la Serie B in cui sta militando oggi.
Ma come è possibile? Facciamo un passo indietro e proviamo a contestualizzare questa novità, spiegando la situazione generale. La pandemia di Coronavirus ha visto la giusta sospensione a data da destinarsi di tutti gli eventi sportivi sul territorio italiano, contestualmente al decreto “io resto a casa”. Se per gli altri sport in questi giorni stanno arrivando le comunicazioni di una definitiva chiusura delle stagioni, il mondo del calcio italiano non sembra essere di questa stessa opinione.
La situazione del calcio italiano
Sono infatti tanti gli elementi in gioco, che vanno dai desideri delle società stesse fino ad una serie di fattori economici che gravitano attorno a questo mondo: consultando in questi giorni anche il migliore sito scommesse non è ovviamente possibile giocare i risultati degli incontri, ma larga parte della popolazione – compresi i diretti interessati – hanno fin dall’inizio spinto perché questo potesse tornare ad essere la normalità.
Tutto però dipende dall’evoluzione e dagli sviluppi della pandemia: ad oggi un possibile ritorno degli atleti in campo, anche solo per allenarsi in gruppo e non per disputare incontri ufficiali, sembra sempre più lontano. Certamente è da tenere in considerazione la volontà di tutte le parti in causa di tornare a giocare il prima possibile, preferita rispetto alle alternative che vedrebbero il congelamento definitivo delle classifiche o l’ipotesi di utilizzare le attuali graduatorie come punti di partenza per eventuali playoff e playout.
Ma è anche necessario, dall’altra parte, fare i conti con la realtà. Ed ecco perché pochi giorni fa il Presidente della FIGC Gravina ha rilasciato un’intervista particolarmente interessante, nella quale ha per la prima volta aperto a nuovi spiragli che fino a poche settimane fa sembravano non essere nemmeno presi in considerazione. Andiamo a vedere che cosa ha detto in merito al mondo del calcio italiano in generale.
Il Crotone in Serie A?
Intervistato da TmwRadio, Gravina non ha nascosto la possibilità che, contrariamente a quanto si era auspicato fino a questo momento, i campionati della Penisola possano effettivamente essere interrotti in maniera definitiva per quanto riguarda questa stagione. Visto l’andamento dell’emergenza e considerata una serie di fattori, questa non sembra più ad oggi un’ipotesi da scartare completamente.
Certamente gli organi competenti e tutte le società interessate continueranno a riunirsi ed aggiornarsi per provare a trovare una soluzione, ovverosia una data plausibile in cui poter tornare in campo a tutti i livelli: ma la difficoltà nel compiere questa azione continua ad aumentare. Secondo quanto dichiarato dal Presidente della FIGC, nell’ipotesi in cui i campionati non riprendessero e dunque in caso di stop definitivo, sarebbero parecchi gli aspetti da chiarire. Tra cui anche le promozioni nel massimo campionato.
In questo caso infatti, dice Gravina, le prime due squadre dell’attuale Serie B potranno rivendicare la promozione in Serie A, mentre la terza non avrà la stessa possibilità. Ecco in che modo viene coinvolto il Crotone in tutto questo: la compagine calabrese, allenata da Giuseppe Stroppa, infatti ad oggi occupa la seconda posizione in classifica, con 49 punti conquistati. Addirittura 20 in meno del Benevento di Filippo Inzaghi (assoluta dominatrice di questa Serie B) ma 2 in più del Frosinone terzo: una piccola distanza, che potrebbe però fare un’enorme differenza.