R. & P. nota del coordinamento dell’Osservatorio #Sanita’pertutti
Come Osservatorio #SanitàPerTutti, intendiamo rimarcare l’importanza strategica della diffusione dei tamponi e dei test sierologici. In una nazione in emergenza sanitaria e forte crisi economica, è imprescindibile per gli organi politici preposti e le direzioni sanitarie interessate, strutturare un piano sinergico per assicurare l’effettuazione dei test a tutta la popolazione. La crisi economica derivante dallo stop mondiale causato dal Covid19, oltre a paralizzare l’apparato produttivo del Paese, potrebbe incentivare il fenomeno dell’usura. Uno dei primi indici di questa possibile tendenza è l’aumento di utenza presso i banchi dei pegni diffusi su tutto il territorio nazionale.
Le pressanti difficoltà economiche e l’impossibilità politica di continuare a provvedere al sostentamento della popolazione attraverso sussidi “assistenziali” ci porta a classificare come “urgente” la ripartenza del Paese.
La task force nazionale per la Fase2 guidata da Vittorio Colao, dovrebbe avere come priorità la verificabilità della situazione sanitaria dei lavoratori che hanno ripreso e riprenderanno a lavorare. Sicurezza in primis dei lavoratori e indirettamente di tutti quelli che vi entreranno in contatto; è pertanto fondamentale che ogni Regione si doti di un piano strategico per la distribuzione e l’effettuazione dei test, anche attraverso l’utilizzo di strutture convenzionate in grado di analizzare i tamponi o di effettuare i test sierologici.
Una situazione emergenziale richiede delle scelte forti, consapevoli e di prospettiva.
Non tutte le Regioni operano nella stessa direzione. L’analisi specifica del nostro territorio vede, fortunatamente, una bassa incidenza di contagio dal Covdi19. Situazione dovuta ai Dpcm e al tempestivo blocco con conseguente quarantena per chi rientrava da fuori regione. Tuttavia, notiamo che l’intervento è disomogeneo anche in ambito sanitario. Attualmente, a distanza di pochi giorni, ci ritroviamo con l’autorizzazione della Regione Calabria all’Asp di Crotone per l’effettuazione dei tamponi; di contro, risulterebbe ancora inevasa da parte dell’Asp di Reggio Calabria la richiesta del nosocomio Locrese per l’effettuazione dei tamponi e dei test sierologici in loco.
Sicuramente una decisione che merita un approfondimento da parte della Regione Calabria sulla gestione dei test e dei pronto soccorso nella provincia reggina. Risulterebbe infatti l’impossibilità generalizzata di accesso ai reparti per i malati sprovvisti del risultato dei tamponi. E’ inaccettabile che in una delle provincie meno colpite dal virus a livello nazionale, non si provveda per tempo ad adeguarsi a standard di efficienza che potrebbero salvare vite umane ed arginare la diffusione del virus.
E’ fondamentale a nostro giudizio, che ogni Asp in stretto coordinamento con la Regione Calabria, provveda ad autorizzare e ad ottimizzare i propri ospedali e le cliniche convenzionate per l’effettuazione dei tamponi e dei test sierologici. La prima forma di contrasto al virus è la prevenzione e la mappatura del contagio a livello nazionale e locale. Proprio per questo, insieme a ItaliaRIPARTI!, continuiamo la nostra battaglia attraverso una petizione sulla necessita di sottoporre tutta la popolazione a tamponi e test sierlogici.
Le dichiarazioni della Presidente Santelli sugli screening di massa ci fanno ben sperare sulla condivisione metodologica dell’intervento. Una battaglia di consapevolezza che si basa sulla salute e sulla sicurezza dell’intera popolazione nazionale. Una battaglia per un’Italia che DEVE ripartire.