di Gianluca Albanese
LOCRI – La battaglia combattuta a colpi di comunicati stampa tra il leader dei “renziani locresi della prima ora” Pino Mammoliti e il segretario del circolo cittadino del Pd Giuseppe Fortugno approda sulla scrivania del segretario provinciale del partito Seby Romeo.
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Lo riferiscono fonti ufficiose ma sempre interne al partito, che parlano di una trasferta locridea per il tardo pomeriggio di domani, da parte del numero uno dei democrat reggini, che dopo un’ospitata televisiva prevista in una Tv privata con sede a Roccella Ionica, dovrebbe recarsi a Locri per ascoltare le due “campane”, ovvero i rappresentanti delle due fazioni che sono in attrito da almeno un paio d’anni, da quando, cioè, il congresso cittadino ha sancito la vittoria del figlio del compianto ex vicepresidente del consiglio regionale.
Da allora in poi, seppur alternando il fioretto alla clava, i due leader non si sono mai amati e se per diverso tempo Fortugno ha preferito non replicare agli attacchi, numerosi e incalzanti, da parte di Mammoliti, domenica scorsa ha reagito in maniera veemente ad un comunicato dell’avvocato penalista che, in sostanza, reiterava la richiesta di commissariamento del circolo cittadino dei democrat.
Sono seguite tre note di vicinanza e solidarietà a Mammoliti, spedite da tre soggetti politici nei quali lo stesso è coinvolto: il gruppo consiliare “Impegno e Trasparenza-PD”; il gruppo dei “renziani locresi” – della prima ora, s’intende… – e l’osservatorio politico “Spazio Aperto”.
Ma al di là delle prese di posizione ufficiali, quello che maggiormente rileva è il risiko nascosto, la partita a scacchi che si sta giocando sotto traccia e che, partendo dalle questioni legate al circolo locrese, s’intersecano con i desiderata relativi alle candidature in vista delle elezioni regionali.
Una grana mica da ridere, dunque, per Seby Romeo. Che già nella Locride si trova ad affrontare altre questioni spinose: quella del circolo del Pd di Gioiosa Ionica, per esempio, che attende un congresso cittadino da più di un anno, dopo le dimissioni da segretario del consigliere comunale Riccardo Modafferi; o quelle di Marina di Gioiosa, laddove lo scorso 15 gennaio si preannunciò la creazione del circolo cittadino del Pd che oggi, a distanza di quasi tre mesi, ancora non è stato ufficializzato e per il quale non sono stati eletti gli organismi direttivi, in mancanza di un regolare congresso.
Ovviamente, non saremo noi a suggerire la via da seguire al segretario provinciale del Pd. Una cosa è certa, però: laddove i momenti elettorali (siano essi elezioni o primarie) si sono incrociati con le vicende interne a circoli in via di definizione, quasi sempre hanno influito negativamente sulla serenità dei circoli. Di quelli già consolidati e di quelli in pectore.
E allora, forse, concentrarsi sulla vita dei circoli sciogliendo dei nodi irrisolti da mesi (se non da anni) potrebbe essere una buona soluzione di partenza. Almeno, la storia recente insegna questo.