DI SEGUITO LA NOTA STAMPA DI BARBARA PANETTA- RESPONSABILE INFORMAZIONE E COMUNICAZIONE SEGRETERIA PROVINCIALE PARTITO DEMOCRATICO:
Le numerose esternazioni affidate alla stampa in questi ultimi giorni, concernenti una discussione interna al Partito Democratico di Locri, circolo a cui sono iscritta, mi lasciano perplessa nei modi e nei tempi in cui sono avvenute.
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Nei modi perchè credo che un partito forte si costruisca innanzitutto seguendo le direttive interne che lo stesso ci fornisce e che ognuno di noi, in quanto iscritto, accetta al momento di sottoscrivere la tessera e nei tempi perchè in un momento di totale crisi della politica ed a ridosso di alcune fondamentali scadenze elettorali, guerreggiare politicamente sulla stampa piuttosto che nelle sedi preposte allontana inesorabilmente i nostri elettori, stanchi ormai di dover sopportare personalismi e vecchi rancori piuttosto che ascoltare idee e programmi che mirino a risolvere i disagi della collettività.
Questo atteggiamento vanifica il lavoro di coloro che – in tutta la provincia di Reggio Calabria – quotidianamente lavorano per ricostruire un soggetto politico nuovo, forte, credibile ed affidabile, che include chiunque e non isola nessuno. Partendo dal segretario di federazione, Seby Romeo, e passando per ogni militante che permette al Pd di esprimere la propria voce nei territori.
Ritengo assolutamente fuori luogo discutere, per l’ennesima volta, in maniera così pressapochista e per nulla costruttiva proprio adesso che i democratici calabresi hanno scelto, attraverso le primarie, i loro organi rappresentativi, i quali hanno certamente anche il dovere ed il diritto di ascoltare iscritti e simpatizzanti su eventuali problematiche da affrontare. Continuare su tale strada vorrebbe dire delegittimare coloro a cui abbiamo affidato la nostra fiducia, svuotare del proprio senso politico gli organismi eletti ed il partito stesso e remare contro il buon esito delle consultazioni future. A tale proposito, permettetemi di fare ad ognuno di noi un invito ad una maggiore serenità nel confronto ed al rispetto del lavoro di tutti. Costruire un nuovo Partito Democratico vuol dire anche dismettere le cattive abitudini del passato ed imparare a pensare in maniera collettiva. Il Pd non è un treno dal quale scendere e salire a proprio piacimento, ma un percorso da affrontare – con pari dignità per tutti – insieme a coloro che lo hanno scelto credendo nelle sue potenzialità politiche.