DI SEGUITO LA NOTA STAMPA DEL CIRCOLO SEL DELLA LOCRIDE
La corsa al consenso può fare brutti scherzi, specie se nella fretta di uscire dall’imbarazzo provocato dalle disavventure politiche e giudiziarie dei propri idoli, si cerca di voltare rapidamente pagina cavalcando l’onda relativa a temi di grande rilevanza sociale come la sanità in Calabria.
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E’ il caso del NCD della Locride, guidato dal circolo “QUASAR” di Bovalino, che fedele al nome di quest’ultimo, ispirato ad un fenomeno stellare molto luminoso, fa finta di essere stato per anni lontano dalla Terra disconoscendone evidentemente la storia recente.
Non si spiega altrimenti come si possa un giorno osannare l’azione politica del leader regionale ed ormai ex governatore della Calabria, Giuseppe Scopelliti, al punto di teorizzarne quasi una impunità per presunto merito, e un altro mettere al centro della propria proposta politica l’abolizione, pur sacrosanta e richiesta più volte dai sindacati e dalle forze di centrosinistra sin dalla sua introduzione, di uno degli atti più discussi della sua gestione sanitaria e cioè l’esclusione degli inoccupati (coloro i quali non hanno mai lavorato) dai soggetti con diritto all’esenzione ticket per reddito.
Dando per scontata la buona fede, anzi la cieca fede nei loro guru politico-spirituali, è chiaro che è necessario ricordare, principalemente agli esponenti del NCD locale, che l’abolizione del criterio dell’indicatore ISEE e l’adozione della “Codifica nazionale delle esenzioni”, stabilita dal Governo Berlusconi nel 2003 e poi adeguata con il DMEF del 17 Marzo 2008, liberamente integrabile e modificabile da parte delle Regioni, sono stati provvedimenti messi in atto dal Commissario ad acta (Decreto 19/2010) per il rientro della spesa sanitaria che nel 2010 era lo stesso governatore Scopelliti, già abituato ai doppi incarichi per operare straordinariamente, e male, negli ambiti dove ordinariamente non era in grado di svolgere adeguatamente l’incarico come nel caso dell’”emergenza” idrica a Reggio Calabria, affrontata mescolando all’acqua salata dell’acqua dolce trasportata con centinaia di autobotti (sic!) e per il quale ha percepito per anni la doppia indennità.
Preso atto del maldestro tentativo, rivolgendosi furbescamente a livello nazionale, di celare la paternità dell’iniqua disposizione del 2010 con l’implicita pretesa di professarsi paladini degli stessi cittadini vessati in realtà dal “loro” governatore Giuseppe Scopelliti, ci preme ricordare ai poco attenti ed entusiasti sostenitori locridei del partito di Alfano che anche il ministro Lorenzin, che ha dichiarato pochi mesi fa che il SSN non sarebbe più sostenibile, è un autorevole membro del NCD.
Il Circolo SEL della Locride si augura che in attesa del superamento dell’equivoco nazionale delle larghe intese, che permetta un maggiore e più convinto sostegno al Servizio Sanitario Nazionale da parte dello Stato, sia la prossima Giunta Regionale, a cui sono primariamente affidate le competenze, ad affrontare con forza e determinazione la questione del diritto alla salute dei calabresi partendo da una serie di provvedimenti di seguito elencati:
1) innalzamento dei livelli minimi di assistenza e revisione ponderata del sistema HUB e SPOKE
2) ripristino ed innalzamento del parametro ISEE per l’accesso agevolato alle prestazioni sanitarie che comprenda anche inoccupati e tutti gli altri soggetti attualmente esclusi.
3) riduzione delle liste d’attesa attraverso l’utilizzo delle apparecchiature elettromedicali anche nei giorni prefestivi e festivi nonché nelle ore notturne come già avviene con successo in altre Regioni
4) razionalizzazione del sistema di convenzioni con le strutture private concausa conclamata dell’innalzamento della spesa sanitaria regionale insieme agli inefficaci controlli su di essa
5) previsione di norme anti incompatibilità tra incarichi politico-amministrativi regionali ed interessi diretti ed indiretti nell’ambito sanitario privato come nel caso del consigliere Pietro Crinò e di molti altri suoi colleghi in palese e vergognoso conflitto d’interessi.
6) revisione della dislocazione delle strutture SAUB nel territorio incautamente centralizzate.