di Domenica Bumbaca
Questa storia è un regalo. La raccontiamo per ringraziare una mamma per il suo tempo dedicato in questi giorni di emergenza. Lei che nell’emergenza vive quotidianamente, lei che dovrebbe essere aiutata, oggi aiuta gli altri. Lo fa come può, regalando, oltre il suo tempo prezioso e il sorriso, il suo mestiere. In questi giorni di Covid19 abbiamo conosciuto molte sarte impegnate a realizzare mascherine, ma Teresa, la mamma volontaria, ha, a nostro parere, qualcosa in più. Sta ore sedute dedicandosi a realizzare mascherine per la raccolta fondi agli ospedali di Brescia e Locri, in compagnia del suo Daniele, giovane ragazzo affetto dalla sindrome di Sanfilippo. Daniele sta vivendo con molta sofferenza questa emergenza costretto a restare in casa senza nemmeno essere accompagnato al centro diurno Labor, anche solo per distrarre la sua mente. La sua è una trappola che vive ogni minuto ma accanto a lui c’è la forza della famiglia e di Teresa, che nulla gli fa mancare e con gli occhi cerca di renderlo partecipe. Un doppio impegno, insomma, per una mamma che vive molta sofferenza ma lo fa con umiltà e fede, orgogliosa dei suoi figli, instancabile lavoratrice.
Non glielo abbiamo chiesto di raccontarci perché fa volontariato, perché nonostante sia lei ad aver bisogno di aiuto, è lei a soccorrere gli altri. Lo abbiamo capito dalle sue parole quando al telefono ogni volta che ci sentiamo risponde: “Facciamo qualcosa per essere utili”. Lo fa e non vuol sentirsi dire grazie. Lo fa insieme alla sua amica Angela e non chiedono nulla, solo amore e se c’è un messaggio che lei ha avuto occasione di diffondere è quello di credere di più nella ricerca. Per Daniele e tutti i ragazzi.
Un giorno speciale per celebrare una mamma, simbolo di speranza e umanità.