di Gianluca Albanese
SIDERNO – L’inciviltà non conosce confini territoriali. E nemmeno periodi di limitazione della libertà personale collettiva, come nel periodo di lockdown da corona virus.
Nei giorni scorsi abbiamo stigmatizzato l’abbandono indiscriminato di mascherine e guanti monouso nelle strade di Locri; oggi, grazie alla segnalazione di una nostra lettrice, pubblichiamo le foto, scattate ieri, in una zona residenziale non lontana dal centro, presa d’assedio da rifiuti abbandonati, sia comuni che ingombranti compresa una lavatrice.
L’altra foto, invece, è stata scattata nella pista ciclabile che arriva fino al torrente Novito, e riporta i rifiuti tipici di una mareggiata delle scorse settimane che hanno finito per occludere alcuni canali di scolo.
Viene da chiedersi a cosa serva la buona volontà dei cittadini che in maniera volontaria partecipano, da anni, alla pulizia di spiaggia, ville e strade se poi altri abitanti dello stesso comune – non ci sentiamo di definirli cittadini, concetto che richiama alla titolarità di diritti ma anche di doveri – si comportano in questo modo?
Appare ormai chiaro che comportarsi in maniera civile e rispettosa del prossimo e dell’ambiente serve ma non basta più. Serve una coscienza civile che includa la denuncia dei comportamenti altrui scorretti. Anche a costo di farsi qualche antipatia. A mali estremi, estremi rimedi.