RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO
BOVALINO – L’ennesimo, ingiustificato e gratuito attacco del Circolo SEL della Locride ci costringe, nostro malgrado, a dover fare delle necessarie considerazioni. Intanto per dire basta al bieco e violento populismo che li caratterizza e che, per l’ennesima volta, mira esclusivamente a vendette di natura politica mascherate da presunta difesa delle fasce deboli. La gente è stanca anche di questo.
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È fin troppo evidente il vero obiettivo, di natura esclusivamente diffamatoria, di un comunicato stampa che ci lascia basiti nei contenuti ma meno sorpresi nelle conclusioni. Non è la prima volta che il circolo SEL della Locride strumentalizza argomenti importanti e delicati per il territorio esclusivamente al fine di denigrare in modo infamante l’operato altrui. Partiamo allora dai veri obiettivi dei vari comunicati. Partiamo da Peppe Scopelliti. Per restare in tema Sanità dal tavolo Massicci giungono in questi giorni risultati confortanti sulla Sanità calabrese.
La Calabria ed i calabresi hanno fatto un grandissimo sforzo negli ultimi tre anni, indispensabile per recuperare gli sperperi del passato frutto di una gestione scellerata della Sanità, stringendo necessariamente anche sulle esenzioni, non potendo fare altrimenti. Negli ultimi sei mesi in particolare sono stati recuperati oltre 53 milioni di euro e dal punto di vista strettamente finanziario la Regione Calabria raggiungerà l’equilibrio di bilancio nel corrente anno. Ciò consentirà una gestione migliore e più vicina ai bisogni della gente ed un risparmio consistente sulle addizionali IRPEF. Di Scopelliti non ne teorizziamo l’impunità, ma semplicemente crediamo nella sua innocenza, non perchè amico nostro, ma perchè tale presunzione (di innocenza) è riconosciuta dalla Costituzione, fino a quando non ci sarà una sentenza definitiva. Per noi questo è un principio fondamentale che vale per tutti, amici e nemici, ma che evidentemente è sconosciuto nell’universo “khomeinista” del Circolo SEL della Locride.
Avevamo già letto delle ruvide attenzioni rivolte all’esponente NCD Pietro Crinò, unico Consigliere Regionale della Locride, a riguardo delle tematiche sullo smaltimento dei Rifiuti Solidi Urbani, ignorando la chiara e netta posizione di contrarietà all’ampliamento della discarica di Casignana espressa dallo stesso Consigliere Regionale, vista la inidoneità a livello idrogeologico rilevata da una perizia. Ampliamento, è il caso di ricordarlo, deliberato dalla Giunta di centrosinistra guidata da Agazio Loiero. Leggiamo adesso, tra l’altro, di presunte sue incompatibilità tra le attività di cui è contitolare e le funzioni che svolge nelle Istituzioni. A riguardo, la Giunta per le Elezioni del Consiglio Regionale, nella quale vi sono importanti esponenti di sinistra, si è già espressa e all’unanimità ha deliberato il contrario.
Come dire, sono i SEL locridei, in questa sinistra, gli unici a mantenere una visione “bolscevica” del mercato e dell’imprenditoria democratica, del ruolo delle Istituzioni e di come vadano rispettate quando operano e quando decidono. Questo modo di fare e di pensare non ci appartiene e ci pone a distanza siderale, proprio come i Quasar, dai SEL della Locride. Apprendiamo con favore che ne hanno studiato il significato, ciò gli tornerà certamente utile per comprendere la misura di tale distanza.
Del resto da SEL non ci saremmo aspettati altro, e questo loro modo di agire spiega in modo inequivocabile il loro isolamento politico, con la stessa sinistra che li ha utilizzati all’occorrenza e li ha poi accantonati, suscitando in loro l’incubo ridondante delle “grandi intese”.
Detto ciò ribadiamo quanto detto fin dal giorno della presentazione alla stampa del nostro circolo: sosterremo tutte le azioni necessarie per il rilancio del territorio della Locride e per la risoluzione dei problemi storici che lo affliggono da decenni. Per questo motivo abbiamo scelto di partire da due temi “storici” quali il lavoro e la sanità. Lo abbiamo fatto e continueremo a farlo a prescindere da chi siede ai posti di comando.
La battaglie per il territorio condizionate dal colore politico di chi governa ci hanno portato negli anni in una condizione di sottosviluppo che non è più accettabile e dalla quale bisogna cercare di uscire con il contributo di tutti. Abbiamo sentito il dovere di stimolare il Ministro Lorenzin, un Ministro del NCD, su un argomento importante rispetto al quale ha recentemente dichiarato “…siamo decisi a rimettere mano ai ticket sanitari tenendo conto dei carichi familiari. Serve una svolta di equità. Le famiglie hanno pagato in questi anni di crisi il prezzo più duro.
E con loro le fasce deboli. Disoccupati e cassintegrati ora non devono pagare”. E allora abbiamo ritenuto di dover segnalare che nella riforma è necessario ed indispensabile tutelare anche gli inoccupati, una delle fasce più deboli della nostra società, che rappresentano un problema a livello nazionale e che a tale livello deve essere affrontato e risolto. Logicamente, non furbescamente.
Ma il Ministro ha anche affermato che “…l’aggancio all’ISEE potrebbe essere una strada, tenendo però in maggiore considerazione i carichi familiari oltre che la ricchezza effettiva”; e ci siamo permessi di evidenziare che sono proprio i nuclei numerosi ad essere maggiormente penalizzati dall’attuale sistema, e che è anche necessario tenere conto del reddito corrente, e non di quello dell’anno precedente, che per un disoccupato purtroppo non c’è più.
Ma evidentemente per il Circolo SEL della Locride, depositario della verità in tema di lavoro, ambiente e sanità, tutto ciò è di loro esclusiva competenza. Lo avessero almeno fatto, li avremmo sostenuti senza alcuna esitazione. Su tutto il resto preferiamo non commentare, per non alimentare ulteriore inutile e dannosa polemica. Preferiamo invece continuare a lavorare, come sempre, cercando di impiegare il nostro tempo per ottenere risultati concreti. La caccia alle streghe la lasciamo ad altri che, evidentemente, non riescono a trovare un modo migliore e proficuo per impiegare il tanto tempo libero che probabilmente hanno a loro disposizione.