DI SEGUITO LA NOTA STAMPA DEL CONSIGLIERE PROVINCIALE DEMETRIO CARA
REGGIO CALABRIA – Si è parlato di Europa e di Sud. Ma anche di giovani e di nuove opportunità con all’orizzonte la nuova programmazione Ue 2014-2020. Se n’è discusso nell’incontro, tenutosi presso l’Hotel Apan, domenica 6 aprile, promosso da Demetrio Cara, consigliere provinciale delegato alle Politiche Ue ed allo sviluppo dell’Area Metropolitana dello Stretto. Gradito ospite e protagonista indiscusso l’on. Raffaele Baldassarre, Presidente del Gruppo di Forza Italia nel Ppe in Consiglio d’Europa, già Vicepresidente della Commissione Giustizia UE. Leccese di origine ma ottimo conoscitore della Calabria, da sempre vicinissimo alle posizioni di Raffaele Fitto, politico dalla spiccata personalità capace di attrarre rinnovato entusiasmo ed interesse da parte di quanti si riconoscono negli ideali e nei valori di Forza Italia.
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Al Presidente della Provincia, dott. Giuseppe Raffa, il compito di aprire i lavori, per i primi saluti di benvenuto e per introdurre il tema degli argomenti trattati. A raffigurare poi, in modo plastico con i loro interventi, un ponte ideale tra due realtà distanti, ma, per certi versi simili, tra la Puglia e la Calabria, tra Lecce e Reggio Calabria ci hanno pensato l’Assessore Francesco Pacella della Provincia di Lecce ed, appunto il Consigliere Demetrio Cara, già impegnati da tempo insieme nella comune esperienza nelle partnership del Progetto UE sugli Stretti d’Europa e prossimi nello scambio delle reciproche best practice su temi fondamentali quali modernizzazione del sistema agricolo, diffusione delle energie sostenibili, promozione e valorizzazione turistica del territorio, marketing culturale. Un patrimonio di esperienze ed opportunità, già fortemente caratterizzanti entrambe le realtà dei territori istituzionalmente rappresentati dai relatori, che potranno così essere scambiate vicendevolmente.
E nel suo intervento, l’eurodeputato Baldassarre non delude certamente le attese rivelandosi un politico attento, pratico e sensibile sui temi reali che connotano tipicamente l’agire di quanti vivono ed operano quotidianamente in Regioni del Sud del Paese come la Calabria. « Nel mondo, chi sono i nuovi protagonisti dell’economia del futuro? – si domanda l’on. Raffaele Baldassarre – I giganti dell’economia sono altri, Canada, Emirati Arabi e Cina solo per fare alcuni esempi. L’Europa, così com’è oggi è vecchia e stanca. Sebbene la crisi globale provochi alti livelli di disoccupazione, un esempio pratico della forza emergente di altre realtà diverse rispetto alle nazioni d’Europa è dato semplicemente osservando come, soprattutto da Roma in su, i mestieri più duri, quelli che richiedono maggiore fatica, turni estenuanti e tanto sudore siano appannaggio quasi esclusivo di persone non di origine italiana. Ma questo non deve farci temere. Anzi deve spronarci a stare più uniti in Europa, a spingere nella direzione della reale creazione degli Stati Uniti d’Europa. Basti pensare – prosegue Baldassarre – che nei prossimi 20 anni nemmeno la potente Germania sarà più nei G8. Figuriamoci l’Italia. O c’è l’Europa, come entità unificante o non ci siamo nemmeno noi…
In Europa ormai lo hanno già capito, è tempo di andare oltre la Germania. Se finalmente ci fossero gli Eurobond o con strumenti come il redemption found, l’Europa dal punto di vista economico e finanziario sarebbe, senza dubbio, la zona più stabile del Mondo. La sfida dell’Europa è dunque la speranza di tutti – chiosa l’eurodeputato on. Raffaele Baldassarre (FI – PPE) – gli anni che abbiamo davanti sono un crocevia di sfide che abbiamo il dovere ed il potere di cogliere e di vincere. Per farlo è necessario spogliarci della nostra visione localistica o nazionalistica che spesso pregiudica e limita il respiro internazionale che l’Italia merita a pieno titolo nell’ambito della politica europea ».
L’incontro ha rilanciato una nuova vision dell’Europa come serbatoio di risorse ed un cantiere di possibilità per la Cultura e l’Economia del nostro Paese. Le aziende, i giovani, gli enti locali possono e devono attingere ad una serie di nuove misure pensate per riportare, nel giro di pochi anni, il tessuto economico nazionale in zona periscopio, dopo anni di immersione. I ridotti stanziamenti nazionali e le difficoltà avvertite dal nostro sistema delle PMI ci portano inevitabilmente ad alzare lo sguardo e guardare con attenzione le opportunità che ci vengono offerte.