di Emanuela Alvaro
SIDERNO – La vita della comunità sidernese ruota da tempo su tre questioni, essenzialmente, le sorti del lungomare, il dissesto con tutto quello che ne deriva e il lavoro della triade commissariale, per i più, non proiettata alla risoluzione delle difficoltà cittadine.
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Questo porta anche a domandarsi giornalmente quanto alla fine rimarranno ad amministrare Siderno, in particolare dopo le affermazioni riportate dei giornali, all’indomani della conferenza stampa che i commissari hanno tenuto in Comune. Frasi in base alle quali i diciotto mesi verranno prorogati e il loro mandato terminerà tra un anno.
Questione ripresa ieri alla riunione della Consulta cittadina a margine degli argomenti all’ordine del giorno. Mario Diano riportando, appunto, quanto letto sui giornali, ha sottolineato come, stando così le cose, si voterà la prossima primavera.
Come ieri, così all’indomani della conferenza stampa a prevalere è stata la perplessità, amplificata dai presenti alla riunione, i quali si sono chiesti come sia possibile affermare questo se la decisione non sarà dei commissari, ma arriverà direttamente dal Consiglio dei Ministri.
Quindi ciò che ci si è chiesti ieri è come facciano a fare un’affermazione del genere se è ancora tutto in divenire. A riportare ai presenti quale l’iter per giungere alla decisione di prorogare o meno di altri sei mesi lo scioglimento per infiltrazione mafiosa del Comune è stato l’ex assessore al bilancio, Pietro Sgarlato, il quale tra l’altro si è chiesto se l’anno in cui ha amministrato il commissario straordinario Luca Rotondi non sia da conteggiare con l’attuale.
In generale come sottolineato dal presidente di “Siderno Libera”, Alessandro Siciliano, si potrà capire qualcosa facendo riferimento alle istituzioni che gestiscono il tutto. Siciliano che in più occasioni ha fatto presente alla triade commissariale la necessità di dare risposte alla cittadinanza, ma facendolo in modo diretto e non solo con ordinanze.
Proroga o meno e quindi autunno o primavera per andare a votare quello che costantemente emerge, nonostante la conferenza stampa, è lo scollamento dei commissari rispetto alla Città e ai cittadini. Una presenza, la loro, poco sentita.
Una situazione complessiva che non va, rispetto alla quale la Città si sta organizzando per arrivare preparata alle prossime amministrative, i movimenti più o meno palesi di rappresentanti della politica locale e delle associazioni, sono costanti.
In generale rimboccarsi le maniche, si spera, affinché quando si andrà a votare non si ricaschi in meccanismi che hanno portato al tracollo di una Siderno che, comunque sia, molto lavoro dovrà fare per “risorgere”.