DI SEGUITO LA LETTERA APERTA CHE IL CONSIGLIERE PROVINCIALE PIERFERDINANDO CAMPISI HA INDIRIZZATO AL SINDACO DI CAULONIA
Arsenicum docet…
Ci risiamo. Ho assistito per l’ennesima volta a un Consiglio Comunale in cui emerge solo una cosa, sempre la stessa da troppo tempo: la Vostra vuota e dannosa inadeguatezza, che dimostra sempre più che il problema dei problemi siete Voi. Con la vostra strafottenza e il vostro clientelismo, avete portato Caulonia a toccare il fondo, ma evidentemente non soddisfatti, essendo in questo molto dotati, Vi state preoccupando di scavare ancora!
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Su ognuno e su tutti i punti trattati in Consiglio, ci sarebbe da sfiduciarvi. Per il danno e per la beffa.
Ma su uno di tali punti sento il dovere di intervenire, per il Paese. Per il lungomare e la protezione della costa.
Potrei starmene in disparte a sorridere cinicamente delle idiozie che sento e che vedo.
Il lungomare nuovo è semidistrutto da anni, e se dopo la prima grave mareggiata del 2008/2009 si poté intervenire subito, ciò fu solo grazie ai fondi ottenuti dall’amministrazione Campisi, che si apprestava, di concerto con l’Autorità di Bacino, a spendere i soldi ottenuti, realizzandovi l’unica cosa allora utile e necessaria.
Era il 2006, il Lungomare era stato appena finito.
Ma tutti sapevamo che esso aveva un neo, un punto critico, una necessità strutturale: andava protetto dalle onde!
L’Autorità di Bacino, suggeriva, sulla base di studi e rilievi tecnici, una scogliera a protezione del muro. Senza destinare risorse in ulteriori progetti e studi: una schiera di massi naturali al piede del vecchio muro ne avrebbe garantito la tenuta e la stabilità.
Io ero sindaco e avevo premura di far vedere che le cose, solo dopo un anno dalla mia elezione, cominciavano a muoversi positivamente. Altri avevano interesse al contrario.
Pensavo che tutte le forze della mia maggioranza anteponessero il bene comune alle loro schizofreniche bramosie di potere e visibilità politica, cosi come ero sicuro che le forze politiche avverse alla azione della mia maggioranza fossero anch’esse in buona fede, almeno verso il Paese.
Non mi sbagliavo sul muro: avevo ottenuto i fondi (700.000 € subito nel 2006, con promessa seria di replica per il 2007) e mi stavo preoccupando del varo dell’intervento!
Ma mi sbagliavo sulla buona fede di quelli che ho definito gli oligarchi della politica cauloniese, i quali, in nome della falsa aspirazione di unificare la Sinistra a Caulonia, strumentalizzarono o vollero farsi strumentalizzare dalle energie e dagli interessi più torbidi del paese.
Con la congiura di dicembre 2006 mi cacciarono, e arrivo il Commissario. Con le elezioni (per una serie di ulteriori colpi bassi) poi, al Comune arrivarono gli Apprendisti Stregoni. Ma anche questa è un’altra storia!
A dicembre 2008 e gennaio 2009, le onde del mare sconquassarono tutto.
Gli apprendisti stregoni al governo del Comune, abili mistificatori, invece di ammettere che Piero Campisi aveva ragione e stava facendo bene l’unica cosa necessaria (prevenire la mareggiata dirompente), spacciarono (ora come allora mistificando) per loro efficienza e capacità il varo del muro para-onda… !
Che, in più lotti, fu appaltato e realizzato a partire dalla primavera estate del 2009…
Il muro paraonde ha tenuto, parzialmente, e ciò va a merito di chi lo ha ideato, anche se oggi ci accorgiamo che le onde lo hanno aggirato con troppa evidentemente sospetta facilità!
Si rimane comunque dell’avviso che esso protegge sì il lungomare, ma danneggerà la spaggia…
Insomma: i danni sono ancora lì, un pochino aggravati dall’ultima mareggiata, la quale ci ha mostrato la necessità di realizzare al piede del muro paraonda una massicciata di scogli (guarda caso!);
Per il resto la situazione è analoga al 2008-2009: il lato Nord è irraggiungibile con i veicoli, pur se l’arenile è tornato a formarsi e crescere (si chiama rinascimento spontaneo, di “Faustina” memoria!) ecc.
Dunque: cosa stanno facendo il Sindaco e la sua Amministrazione? Non solo oggi, ma da oltre due anni?
Risposta: Molto e nulla. Poco e niente. Fiaccolate, preghiere, imprecazioni, commissioni e cazzate simili, sottese dallo slogan più attuale: “le cose (stra-pochissime) che vanno bene le hanno fatte loro, le cose che vanno male (stra-tuttissime) sono colpa degli altri”. Non stupirebbe che il prossimo destinatario di invettiva possa essere il Papa.
Ebbene da ex sindaco, da consigliere provinciale e da cittadino di Caulonia, nella prossima settimana convocherò una conferenza stampa per parlare di tutte queste cose e principalmente per dire e dare proposte concrete al Comune, alla Provincia e alla Regione.
Dico subito, e come sempre ci metto la faccia, che l’intervento per ripristinare il lungomare addirittura fino alla foce dell’Allaro si può fare subito, i soldi ci sono anche se qualcuno dice di no!
Il Sindaco dovrà fare ammenda e chiedere scusa a tutti in Consiglio.
Ma arsenico docet: ne bis in idem!
Senza offesa per nessuno, porgo distinti saluti
Caulonia sabato 12 aprile 2014
Pier Francesco
Campisi