di Gianluca Albanese
SIDERNO – Le possiamo definire come “Le cittadine gemelle”. Ci riferiamo a San Giovanni di Gerace e Martone, le due piccole comunità della vallata del Torbido che andranno al voto il prossimo 25 maggio.
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SAN GIOVANNI DI GERACE
Il sindaco uscente Giovanni Pittari ha deciso di non fruire della possibilità di una terza candidatura consecutiva garantita dal decreto Delrio. Sarà nella lista che sostiene il suo attuale vice, l’avvocato William Alì, ma da semplice aspirante consigliere.
Il competitor del ticket Pittari-Alì, stando a quanto trapelato fino ad ora, dovrebbe essere Pino Vumbaca, anche lui avvocato.
MARTONE
Qui si ripropone l’antico duello tra l’uscente Giorgio Imperitura e il suo avversario storico Nicola Limoncino, fresco di elezione alla segreteria provinciale di Rifondazione Comunista. Una sorta di dualismo atavico, di guareschiana memoria, quello tra il “don Camillo” e il “Peppone” della vallata del Torbido, che fino ad oggi ha sempre premiato, alle urne, il primo cittadino, democristiano di lungo corso.
Potrebbe esserci, però, un terzo incomodo, che le scorse elezioni era dato vicino a Limoncino. Stiamo parlando del medico Giorgio Raffaele Calvi, professionista martonese ma residente a Roma che anche cinque anni fa era dato come probabile candidato sindaco. Stavolta sembra fare sul serio, tanto che sarebbe pronta una terza lista a sostegno della sua candidatura.
LA PROSPETTIVA DELL’UNIONE DEI COMUNI
Sullo sfondo di queste due competizioni, si gioca la partita dell’Unione dei Comuni della Vallata del Torbido, della quale sia Martone che San Giovanni faranno parte. Sarà sicuramente uno dei temi più importanti della campagna elettorale e che farà emergere le diverse sfumature tra il pensiero dei vari candidati, con gli uscenti (o i loro rappresentanti) che, presumibilmente, propugneranno l’idea, mentre chi è stato finora all’opposizione (vedi Limoncino) mostrerà maggiore prudenza, se non proprio una punta di scetticismo. Staremo a vedere.