SIDERNO – Continua lo stato di agitazione dei lavoratori Lsu-Lpu in alcuni Comuni della Locride, noi di Lente Locale questa mattina abbiamo incontrato quelli che prestano servizio nel Comune di Siderno, con loro presenti anche il Segretario Provinciale Uil Temp. Stefano Princi e Mimma Morabito Responsabile Uil Lsu-Lpu della Locride. Una lotta contro un futuro incerto, esistente già da diverso tempo, dove a rimetterci sono proprio i lavoratori addetti alla Pubblica Amministrazione i quali, oltre a rivendicare il pagamento delle spettanze arretrate e un piano di stabilizzazione che garantisca loro in egual misura diritti e doveri dei dipendenti effettivi, rischiano di perdere l’erogazione dei contributi. Ma andiamo con ordine. Questa forma di protesta, così come spiegato da Princi, è stata proclamata come categoria dalla Uil, a differenza delle altre organizzazioni sindacali che non hanno inteso aderirvi. Un’azione non condivisa, come non condiviso è l’operato della Regione Calabria che durante l’anno interviene nelle emergenze, lasciando di punto in bianco i lavoratori senza stipendio. “Possiamo annunciare ufficiosamente – ha affermato Princi – che la Giunta regionale si è finalmente mobilitata”. Lo scorso 3 dicembre infatti, si è tenuta una riunione nella quale è emerso che verranno garantiti quattro milioni e mezzo di euro per saldare le mensilità almeno fino al mese di novembre. Una cifra non sufficiente, se si considera che la spettanza relativa al mese di dicembre, i lavoratori la percepiranno nel nuovo anno. “Abbiamo proclamato – ha poi spiegato il Segretario Provinciale – lo stato di agitazione anche per questo, ma soprattutto per evidenziare il ruolo centrale di questi lavoratori; mi fa piacere che molti Sindaci ci sostengano”. Alla luce dei fatti in molti Comuni, sono state bloccate tutte le attività lavorative, eccetto in qualcuno dove i Commissari prefettizi hanno ostacolato lo stato di agitazione, una nota dolente considerato che il diritto di sciopero è sancito dalla Costituzione italiana. Solo quando verrà ufficializzata dalla Regione la copertura degli arretrati, a detta di Princi, si getteranno le basi per avere un nuovo interlocutore, quale appunto il prossimo Governo nazionale, affinchè riconosca una volta per tutte i contributi ai lavoratori, (che da diversi anni lavorano “in nero” nelle Pubbliche amministrazioni) ai fini delle assunzioni, soprattutto a fronte di alcune normative che ostacolerebbero molti amministratori a stabilizzare parte dei lavoratori. “Noi – ha commentato Mimma Morabito – ci auguriamo che la Regione mantenga quanto promesso, visto che anche l’anno scorso abbiamo protestato davanti al Consiglio Regionale; ci sentiamo umiliati e offesi perchè il nostro lavoro, il nostro dovere lo facciamo quotidianamente. E’ assurdo che ci siano molti lavoratori delle Pubbliche Amministrazioni senza contributi, è uno scandalo; nonostante tutto facciamo il nostro dovere da 15 anni e nessuno può dire il contrario. Abbiamo imparato ad essere professionali nel ruolo che svolgiamo, facciamo il nostro dovere senza una formazione dovuta, abbiam acquisito delle competenze che dimostrano quanto siamo indispensabili”. Un riferimento esplicito al Sindaco di Ardore Giuseppe Campisi, che in una lettera ha espresso come l’astensione dalle attività lavorative degli Lsu-Lpu, abbia messo a dura prova l’erogazione dei servizi essenziali. Sembra che i Sindaci abbiano convocato con urgenza un’assemblea per preparare un progetto da presentare al Governo, visto che sono cinquemila i lavoratori già stabilizzati. Intanto, lunedì 10 è prevista una manifestazione a Villa San Giovanni.
FRANCESCA CUSUMANO