di Gianluca Albanese
SIDERNO – Un pannello rosso scarlatto dietro il tavolo dei relatori, con la scritta – semplice semplice – “Fragomeni sindaco”; una sede aperta e in piena regola con le norme Anti-CoVid-19 di distanziamento sociale; caldo sopportabile nonostante l’ora di punta. Sono alcuni dei flash della conferenza stampa di presentazione della candidatura di Maria Teresa Fragomeni a sindaco di Siderno, che ha avuto luogo oggi tra le 12 e le 13 nella sede del Partito Democratico in via Michele Bello.
Ha aperto i lavori la segretaria del circolo Giusy Massara che ha ricordato che “Dopo la disegnazione unanime arrivata dall’assemblea del circolo di venerdì scorso, presentiamo con grande emozione la candidatura di Mariateresa Fragomeni a sindaco di Siderno che rappresenta l’approdo del suo percorso politico ormai maturo, dopo dieci anni vissuti da consigliere comunale e più di uno da assessore regionale. Mariateresa rappresenta per noi – ha aggiunto Massara – un patrimonio di competenza, partecipazione ed entusiasmo per governare la Città di Siderno”.
Presenti in sala, tra i numerosi giornalisti, il sindaco di Caulonia, consigliere metropolitano e presidente dell’assemblea di AssoComuni Locride Kety Belcastro, mentre numerosi dirigenti e tesserati del Pd hanno atteso fuori in ossequio alle norme anti-assembramento.
Accanto a Massara e Fragomeni il consigliere regionale del Pd Nicola Irto che in premessa ha detto che “Sono qui su mandato del commissario del Pd provinciale Puccio. Il Partito Democratico ha espresso il proprio apprezzamento per il confronto avviato dal circolo di Siderno attorno a un serio progetto per questa città e da questa sede rivolgo un appello a tutte le forze sane e riformiste ad aggregarsi a questo progetto. Serve – ha proseguito Irto – una classe dirigente che si metta in gioco perché amministrare un Comune oggi, coi problemi tipici di tutti gli Enti, specie nel Sud Italia, richiede spirito di missione e sacrificio. Ribadisco: chi si ritiene di centrosinistra deve sposare questo progetto amministrativo per Siderno che è stata sempre una cittadina all’avanguardia e, per certi versi, più avanti di Reggio, e ora è giusto che possa ritrovare il proprio protagonismo. Ecco perché insisto nel rivolgere un appello a chi ritiene che si voglia cambiare Siderno”.
Incline alla suggestione di un richiamo alla Siderno che fu l’incipit dell’intervento di Mariateresa Fragomeni.
“Ricordate – ha esordito – com’era Siderno fino agli anni 2000? Era il centro di gravità della Locride e non solo. Ecco perché dobbiamo puntare a una Siderno sempre più attrattiva ma senza indulgere a logiche campanilistiche, perché se cresce Siderno cresce tutta la Locride. Sono orgogliosa del consenso unanime da parte dell’assemblea del circolo del Pd sul mio nome e mi rivolgo a tutti quelli che si ritengono delusi e sfiduciati dalla politica e pensano che quando arriviamo a occupare una poltrona diventiamo tutti uguali: datemi almeno il beneficio del dubbio. Vi ricordo che nella passata consiliatura non volli rivestire un ruolo da assessore proprio per rimanere libera di mettere Siderno al primo posto e che da assessore regionale ho reso possibile il completamento dei lavori sul lungomare. Amo ragionare in termini di “noi” al posto dell’”io”, amo il lavoro di squadra che questo circolo ha sempre dimostrato di saper fare, perché non siamo un comitato elettorale. La nostra sede è aperta sulla strada, così come vogliamo aprire la coalizione alle forze civiche e dell’associazionismo, lavorando fino all’ultimo giorno utile per unire, garantendo impegno e competenza contro i guasti dell’antipolitica, perché non ci si può improvvisare aspiranti amministratori sulle spalle dei cittadini”.
Quindi, la Fragomeni ha accennato ad alcune priorità programmatiche.
“Puntiamo anzitutto sulla progettualità, col coinvolgimento delle associazioni e sul completamento degli strumenti urbanistici indispensabili, come Piano Strutturale Comunale e Piano Spiaggia, ma anche sul Piano dei Rifiuti e per restituire alla piena fruibilità dei cittadini il lungomare, lo stadio, la piscina e tutto quello che Siderno aveva fino a qualche tempo fa. Sulle politiche sociali faremo una vera e propria rivoluzione a favore delle fasce deboli della popolazione e il nostro programma amministrativo è aperto a tutti i suggerimenti utili”.
Parlando della necessità di agire in discontinuità, Mariateresa Fragomeni, pur senza nominarlo, fa capire su quali punti in particolare intende smarcarsi dalla fu amministrazione Fuda.
“Concordo sulla necessità di rivedere la legge che disciplina lo scioglimento dei consigli comunali per infiltrazioni mafiose, perché così com’è risulta inefficace. Ma finché il testo sarà questo e sarà in vigore, non possiamo non prenderne atto. E allora, per prevenire ogni ipotesi di infiltrazione dell’attività amministrativa agiremo come una casa di vetro, in sinergia con lo Stato a tutti i livelli istituzionali”.
Niente scontro frontale con la Prefettura e il Viminale, dunque.
Quindi, dopo i ringraziamenti al partito, a Irto e a tutti i presenti, la Fragomeni annuncia che “Da domani saremo sulle strade e nelle piazze per confrontarci attentamente coi cittadini”.
Molte le domande dei giornalisti presenti.
Sollecitata da chi scrive, che ricordava che comunque l’estate sidernese è iniziata col riconoscimento della Bandiera Blu e con l’apprezzabile lavoro svolto da comitati e associazioni riunite nella Consulta, la Fragomeni ha riconosciuto l’orgoglio cittadino del vessillo della Fee, aggiungendo che “Attorno alla bandiera blu vogliamo mantenere e implementare i servizi, per fare in modo che venga assegnata ogni anno, come avviene a Roccella Ionica. Poi – ha aggiunto – ho sempre creduto nelle associazioni che svolgono un lavoro encomiabile in quei settori in cui l’amministrazione non può agire. Sulla Consulta – ha concluso – non escludo una sua revisione, partendo dai ruoli e dalle competenze, ma sempre al fine di migliorarla”.
Nel rispondere ai colleghi della stampa, l’ex assessore regionale ha chiarito che “Non mi sono mai allontanata dal partito e se non mi sono candidata al consiglio regionale è perché avevo già in mente di candidarmi a sindaco, e Siderno vale molto di più di una candidatura al consiglio regionale”. E poi: “La trasparenza sarà il nostro antidoto per eventuali complicazioni future dell’agire amministrativo” e, sull’impianto di trattamento rifiuti di San Leo, divenuto ormai famigerato per gli insopportabili miasmi, la Fragomeni ha ammesso che “Non si può chiudere. Dobbiamo solo lavorare perché possa funzionare bene senza emissioni fastidiose e, in futuro, si potrà valutare un suo spostamento”.