di Gianluca Albanese
CAULONIA – E’ trascorso qualche giorno dalla lettera aperta del consigliere provinciale Piero Campisi, che ha scritto, tra l’altro, che i fondi per la messa in sicurezza del lungomare cittadino ci sono, ed arriva oggi la dura replica del sindaco Ninni Riccio che, con una lunga lettera gli risponde anzitutto che “invece di preoccuparsi di dare risposte concrete al territorio che lo ha eletto, si preoccupa di fare il consigliere di opposizione”. Ma è solo l’inizio.
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Secondo Riccio, infatti, il consigliere provinciale Campisi si dovrebbe preoccupare, per competenza, della pulizia dei fiumi “ancora – ha scritto il sindaco – aspettiamo che ci inviti a convocare un consiglio comunale alla foce dell’Allaro dopo un suo intervento”; le scuole di competenza provinciale come l’istituto Agrario; le strade di competenza provinciale; il Kaulonia tarantella festival “che nell’ultimo anno – ha evidenziato il primo cittadino – ha registrato il minimo storico di contributo provinciale”.
Proseguendo nella sua lunga replica, il sindaco ha ricordato che “negli ultimi 14 anni (2000-2014)”, Piero Campisi “ha trascorso oltre la metà (7 anni) a ricoprire incarichi non di scarso rilievo: assessore al Centro Storico (2000-2002), sindaco (2005-2006), consigliere provinciale (2011-2014). Sul territorio di Caulonia – ha aggiunto Riccio – non c’è traccia di questo suo passaggio”.
Dopo aver rimproverato al consigliere provinciale una condotta ondivaga e incoerente, il sindaco ha rincarato la dose, scrivendo che “Credo che ciò sia sufficiente per far capire ai cittadini che il problema dei problemi sia rappresentato dalla sua incoerenza e dalla sua incapacità politico-amministrativa a dare risposte sul territorio”.
Riprendendo un successivo passaggio della lettera di Campisi, Riccio ha altresì scritto che “Gli apprendisti stregoni a cui lei si riferisce, possono mettere sul tavolo la casa della Pace, l’istituto Agrario, la rotonda stradale, l’accoglienza oggi voluta da tutti, il consolidamento delle rupe nel Centro Storico, il vecchio teatro, il mercato vecchio, il rinnovamento del campetto sportivo di via Tinari, la protezione dell’Affresco Bizantino, la riqualificazione di via Carlo Alberto Dalla Chiesa, il completamento di piazza Bottari, la riqualificazione degli alloggi di Porta Allaro, l’inizio della raccolta dei rifiuti a Campoli, il consolidamento della frana di San Giuseppe, la strada di Campoli, la sistemazione delle rete fognaria di Ursini, il festival di Caulonia che è arrivato ad essere un punto di riferimento per la musica popolare nel Sud Italia, interventi di politiche sociali per 1.600.000 euro, e poi ancora la costruzione dell’acquedotto che inizierà proprio in questi giorni, i lavori dell’albergo diffuso che sono andati in appalto, la riqualificazione dell’ex carcere che è andata in appalto, la costruzione del campo sportivo dove sono già stati consegnati i lavori, ecc. ecc.. Questi – ha scritto Riccio – sono fatti, non parole!”.
La parte finale della lettera è un crescendo di toni, che via via si fanno più aspri, con Riccio che si rivolge direttamente a Campisi, scrivendo che “Ora sta a lei entrare in ognuno di questi lavori e trovare qualcosa che non va o qualche sua primogenitura. Sono convinto che ci riuscirà. Così potrà gioire – ha scritto il sindaco di Caulonia – nel trovare qualche certificato di collaudo da perfezionare o qualche autorizzazione che va completata o qualche finanziamento richiesto da lei. Se si sente gratificato di questo suo agire politico continui pure su questa strada. Personalmente io l’avevo votata per un compito più alto che probabilmente non riesce a svolgere. Di questo me ne rammarico. Mi consenta però – ha proseguito Riccio – di farle una preghiera: ci dia l’opportunità di sindacare su qualche opera fatta da lei in tanti anni di attività politica e le saremo grati. Credo – ha concluso il sindaco – che questo sia molto difficile: nel nulla è impossibile entrare”.
La chiusura è tutta dedicata alle somme impegnate, ad oggi, dalla giunta regionale per la difesa dei lungomare danneggiati: “4 milioni di euro per la difesa del lungomare di Siderno e altri 2 milioni e mezzo di euro per la difesa del sito dell’antica Kaulon. Per Caulonia – ha scritto Riccio rivolgendosi a Campisi – ci sono le sue chiacchiere ed il fumo che lei riesce a vendere”.