di Gianluca Albanese
SIDERNO – Quelli che abbiamo davanti saranno lunghi mesi di colloqui informali e trattative riservate per progetti amministrativi a lunga scadenza. Con tutta probabilità passerà ancora un anno per il voto amministrativo a Siderno, ma c’è già chi si mette all’opera per fare le cose per tempo e arrivare pronto all’appuntamento elettorale che verrà.
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La prima (e unica) mossa ufficiale, fino a questo momento, è stata quella del movimento politico “Siderno Libera-Progressisti per l’Unità”, che ha scritto una lettera-appello a tutti gli attori politici cittadini, affinché si possano scrivere insieme le regole per il prossimo voto amministrativo e comporre delle liste di candidati (una, massimo due per ogni aspirante sindaco) fatte in base alle attitudini dei potenziali consiglieri e non sulla scorta della forza anagrafica della loro famiglia di appartenenza, fenomeno, quest’ultimo, che ha visto negli ultimi lustri un’eccessiva proliferazione di liste, favorito – va detto – dalla legge elettorale che disciplina il voto nei comuni con più di 15.000 abitanti.
Vedremo, nel corso di questi mesi, se l’appello verrà accolto. Per ora, non ci rimane che stilare l’elenco di quelli che possono essere i potenziali schieramenti ad oggi.
IL PD
Dopo aver perso – in malo modo – le elezioni di Bianco prima e di Gioiosa Ionica poi, e dopo che lo scorso anno a Locri (almeno stando a quanto dichiarato pubblicamente dal primo cittadino) il circolo ufficiale ha appoggiato il candidato sindaco con una storia politica di destra Giovanni Calabrese, il Partito Democratico ha davanti a sé alcuni appuntamenti importanti, per cercare di eleggere a sindaco uno dei suoi. Ma il compito non è dei più agevoli. Incerta, al momento, appare la situazione a Monasterace e a Palizzi, mentre a Roccella il candidato sindaco Mimmo Circosta, supportato dal circolo cittadino dei democrat, parte (almeno sulla carta) sfavorito.
Tuttavia, le elezioni comunali che avranno luogo il prossimo anno a Siderno, potrebbero rappresentare un’occasione troppo ghiotta per eleggere un sindaco democrat e, stante la decisione dell’ex sindaco Mimmo Panetta di non rinnovare più la tessera del partito e di non candidarsi più a primo cittadino, la scelta potrebbe ricadere sul segretario di circolo Mariateresa Fragomeni, che ha alle spalle significative esperienze da consigliere e che da sette anni riveste l’incarico di segretario cittadino del partito.
Gli unici dubbi sulla sua potenziale candidatura riguardano una sua presunta scarsa propensione a stringere alleanze (frutto di una condotta politica spesso non proprio inclusiva…) e la probabile assenza dalla competizione elettorale del “vecchio” leone Mimmo Panetta che verosimilmente darebbe una mano d’aiuto alla cugina (segretario di un circolo democrat che lo stesso Panetta considera una propria creatura) ma, non candidandosi in prima persona, potrebbe avere qualche problema a sfruttare il proprio ben noto appeal elettorale.
IL CENTRODESTRA
Per il Nuovo Centrodestra di Alfano le prossime Europee del 25 maggio saranno una buona occasione per valutare la propria forza elettorale in città che, se misurata sul consenso ottenuto fin qui dal suo leader cittadino Enzo Mollica, non va oltre pochissime centinaia di voti. Forza Italia, invece, sarebbe tentata da un nome che darebbe la stura a una, da più parti auspicata, operazione di rinnovamento della propria classe dirigente cittadina e, secondo i bene informati, lo storico leader locale Michelangelo Vitale starebbe pensando all’avvocato Giuseppe Caruso, per il quale immaginerebbe il ruolo di candidato sindaco.
L’AREA CIVICA E CENTRISTA
Potrebbe essere la sorpresa. In un momento in cui i partiti non riescono a essere più quei centri di formazione del pensiero politico, tornano in auge le ipotesi di aggregazioni civiche. Da mesi osserviamo un certo fermento attorno a fenomeni per lo più animati dai giovani, come “SiderSicambia”, ecc.. C’è anche chi è pronto a scommettere su una candidatura a sindaco del presidente della consulta delle associazioni Mario Diano e chi, invece, potrebbe puntare su chi ha già maturato esperienze amministrative. È il caso di Mimmo Barranca, docente universitario ed ex vicesindaco nell’ultima giunta Figliomeni che sarebbe gradito a una buona fetta dell’opinione pubblica cittadina e anche ai partiti più moderati. Tra i più gettonati nel sondaggio sulle preferenze degli utenti riguardo i potenziali candidati sindaci sidernesi, condotto sul proprio profilo facebook dal direttore de “La Riviera” Antonio Tassone, Barranca nel 2011 fu candidato consigliere provinciale con la lista “Fuda Presidente”, raccogliendo 1.903 voti di preferenza. Quanto basta, insomma, per alimentare aspettative di un supporto da parte dello stesso Fuda nella corsa del professore a primo cittadino. Vedremo.
GLI OUTSIDER
Al momento, non ci sono altre potenziali candidature. Resterà da capire, però, come si orienteranno soggetti importanti come Siderno Libera che sta lavorando per crescere e maturare politicamente (e alla quale alcuni dei principali attori politici cittadini guardano con interesse in vista di potenziali alleanze elettorali), e il movimento 5Stelle, che alle elezioni politiche del 2013 ha sbancato a Siderno così come un po’ in tutta Italia, e che qui si è strutturato potendo contare su un gruppo di giovani preparati e politicamente agguerriti.
Altri outsider potrebbero spuntare da qui a un anno e Lente Locale osserverà con la consueta attenzione ogni movimento, con l’auspicio che chi si candiderà ad amministrare un comune da tanto tempo commissariato ed in dissesto, lo faccia consapevole delle difficoltà che incontrerà.
E che, soprattutto, chi è impegnato politicamente dimostri la volontà di riportare Siderno alla condizione di paese normale, nel quale le candidature e il sostegno ai candidati non si decidano nei summit di boss e picciotti o nel retro di una lavanderia, e non si viva più quella triste realtà evidenziata dalle carte relative alle operazioni più importanti condotte dalla Direzione distrettuale Antimafia nell’ultimo lustro, che hanno portato all’emissione di numerose ordinanze di custodia cautelare che hanno colpito, tra gli altri, anche politici ed ex amministratori.