RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO (foto di Totò Fragomeni)
Gent.mo Direttore,
le scrivo nella qualità di cittadino comune (iscritto ininterrottamente, dal 1969 oggi, a tutta la trafila PCI-PDS-DS-PD) per manifestare il mio, e spero non solo mio, interesse politico per la notizia riportata in anteprima da Lente Locale, relativamente alla decisione del dott. Tucci di costituirsi in gruppo autonomo in seno al Consiglio comunale di Caulonia.
{loadposition articolointerno, rounded}
Se questo atto non è di facciata, la tipica foglia di fico dettata soltanto dalla necessità di uscire da un eclatante imbarazzo politico regionale e locale interno/esterno al Pd, può smuovere positivamente la cristallizzazione dell’aspro conflitto attuale. Naturalmente, a condizione che sia respinta l’interpretazione dell’avv. Mammoliti che, al contrario, lo mantiene raggelato, contrapponendolo alla “collezione di incarichi come il segretario del circolo di Caulonia Kety Belcastro, per andare verso un compiuto rispetto del codice etico del partito”.
Mi pare che le due questioni, messe artificiosamente in collegamento, stiano su due piani nettamente diversi. Se il codice etico del partito prevede delle incompatibilità nel cumulo degli incarichi della segretaria del circolo basta a compiere gli atti conseguenti per applicare lo statuto. Certamente, lo stesso codice etico e, aggiungo, il buon senso comune non possono tollerare l’alleanza organica locale tra esponenti politicamente qualificati su fronti opposti a livello provinciale e regionale, quale è quella da tempo stretta tra chi fa riferimento a Magorno-Renzi e chi a Scopelliti-Alfano, o comunque al centro-destra. Quest’ultimo è il vero nodo politico da sciogliere a cui l’avv. Mammoliti implicitamente fa riferimento.
Potrei ricostruire nei dettagli l’intera vicenda politica cauloniese dalle ultime elezioni provinciali ad oggi, passando dal punto cruciale di quelle comunali, per mettere in evidenza gli errori commessi da entrambe le parti Pd impegnate in una contrapposizione personale, giacché la base e gli organismi del circolo accuratamente sono stati estromessi e ignorati. Penso, invece, che occorra guardare in avanti, distinguendo nettamente il momento delle primarie, la cui la logica ci vuole divisi su candidature alternative, e quello ben più lungo e normale in cui i circoli unitariamente devono cimentarsi con i veri problemi della gente e del territorio. Se la decisione del dott. Tucci vuole compiere il primo passo per provocare una discussione ampia sul degrado della nostra comunità e mira a contribuire alla definizione di un ruolo attivo e più proficuo del Pd ben venga, altrimenti l’operazione è perfettamente inutile perché priva di conseguenze fattive.
Francesco Tuccio