di Simona Masciaga
GIOIOSA IONICA – Presentato ieri a Gioiosa Jonica, nell’antica corte di Palazzo Amaduri, “ Il principe smemorato” (edito da Laruffa) ultimo lavoro dell’instancabile e vulcanico Francesco Tassone, giunto alla sua quindicesima pubblicazione.
L’evento, condotto da una impeccabile Angela Maria Pia Guarnieri al suo esordio sia come critico letterario che come conduttrice, rientra nella programmazione estiva dell’Associazione UNESCO di Gioiosa Jonica che, sotto la guida del presidente Nicodemo Vitetta, offre, anche per il periodo estivo, una serie di manifestazioni di interesse e argomenti diversificati al fine di promuovere il territorio, mettere in evidenza artisti e autori calabresi e non solo, attraverso un’attenta, vivace e accurata mediazione culturale.
In realtà la vera autrice e protagonista del testo e della serata è stata la piccola Virginia Tassone, figlia dell’autore, che con il suo coniglietto domestico Tommy, è riuscita, con la dolcezza e l’innocenza tipica degli infanti, a dare agli adulti presenti un esempio di vita, di grande amore, di semplicità e purezza, suscitare emozione e commozione attraverso le parole spontanee da lei enunciate; la stessa Guarnieri, durante la sua analisi contestuale, ha rammentato come la figura pascoliana del “fanciullino” garantisca la visione pulita, immacolata e vera del mondo e della natura, aggiungendo e sottolineando altresì, l’importanza educativa e pedagogica delle favole a partire da Esopo, Fedro, La Fontaine fino alle più moderne e attuali.
L’autore ha volutamente inteso cambiare genere letterario: partendo dall’osservazione degli atteggiamenti di Virginia (autrice anche delle illustrazioni del testo) nei confronti di Tommy, il coniglio che da quattro anni scorazza per la loro casa come un vero principe, notando le attenzioni che la piccola riserva alla bestiola e ascoltando i discorsi che la stessa rivolge all’animale, egli ne ha tratto un modello di crescita spirituale, ha intrapreso un viaggio introspettivo e critico sui valori umani, sul chi siamo e cosa vogliamo fino a giungere alla consapevolezza che solo l’incontro tra Natura e Parola portano l’uomo alla rinascita di se stessi: ambiente e ascolto scoperti e comunicati attraverso il linguaggio semplice delle favole.
Un testo scritto a quattro mani e quattro zampette che merita di essere letto da grandi e piccini e rientrare come testo di progetto di lettura scolastica sia per contenuti che per stile e facilità di lettura.