di Gianluca Albanese
CAULONIA – Uno a uno e palla al centro. La nota diramata ieri pomeriggio dalla federazione provinciale del Partito Democratico, segna un punto a favore del segretario cittadino Kety Belcastro, che martedì aveva già reagito con fermezza alla decisione, da parte del consigliere di opposizione Attilio Tucci, di costituire un gruppo consiliare autonomo, e di chiamarlo “Spazio Aperto-Pd”. Un vero e proprio goal in contropiede, per usare un gergo calcistico, quello messo a segno martedì da Tucci.
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La cronaca di quella seduta, e il filmato con la prima reazione della Belcastro chiariscono meglio il concetto.
Pd, Tucci alza l’asticella. Ed è subito scontro
Come anticipato da Lente Locale martedì sera, infatti, non poteva finire lì perché chi rappresenta la figura apicale del circolo cittadino e fa parte della segreteria provinciale avrebbe subito compiuto (o fatto compiere) delle verifiche sulla titolarità o meno dell’utilizzo del nome, del simbolo e della sigla del partito che, come spiega la nota firmata dalla federazione provinciale del Pd di Reggio Calabria “deve necessariamente essere autorizzato dal circolo di appartenenza o, in assenza di quest’ultimo, dalla federazione provinciale. E’ altresì evidente che la collocazione dei gruppi consiliari deve essere in linea con le decisioni prese in sede di elezioni dai circoli cittadini, o nelle successive fasi che le evoluzioni politiche di volta in volta necessitano”. Capito Attilio Tucci?
Parole che rappresentano, sempre rimanendo nella metafora calcistica, il goal del momentaneo pareggio da parte della Belcastro.
Il realtà, però, il prosieguo della nota, che fin qui sembra evidenziare un chiarissimo orientamento della federazione provinciale a favore del segretario del circolo di Caulonia, lascia uno spiraglio per il futuro immediato, che fa il paio con le parole pronunciate dalla Belcastro nella seduta consiliare di martedì quando ha detto che “Non abbiamo preclusioni verso nessuno, purché si discuta all’interno del circolo”.
“Cogliamo l’occasione – è scritto nella nota del Pd – per ricordare che a partire dal 25 aprile prossimo verrà avviato il tesseramento per l’anno in corso e sarà questa l’occasione per aprire ulteriormente il Partito Democratico, ovviamente nel rispetto delle regole e dei requisiti di ognuno, a chi oggi non è iscritto e condividere percorsi politici nell’interesse delle comunità amministrate”.
Tutto questo, tradotto in soldoni, può significare una cosa sola: da domani si apre il tesseramento, Tucci e altri (in primis quelli di Spazio Aperto) che non sono tesserati – ammesso che non lo siano – possono aderire formalmente sottoscrivendo la tessera e poi si avvia un faticoso ma auspicabile percorso comune all’interno del circolo e della federazione, purché tutti siano capaci di assoggettarsi alle norme statutarie.
Se dovesse riuscire, un merito andrebbe sicuramente ascritto al segretario provinciale Seby Romeo, sempre particolarmente attento a non rompere gli equilibri interni al partito e che crede – guai se non fosse così – in un Pd unito.
Staremo a vedere. Una cosa è certa. Quella che sarà la soluzione del “caso Caulonia” costituirà un precedente per altre vicende simili.
A Locri, ad esempio, esiste da undici mesi un gruppo consiliare di opposizione denominato “Impegno e Trasparenza-Pd” ed è composto, tra gli altri, da chi da sempre fa la guerra al direttivo del circolo cittadino che però, a onor del vero, secondo quanto riferito in più occasioni pubbliche dal sindaco Giovanni Calabrese avrebbe sostenuto elettoralmente proprio quest’ultimo.
E allora – per dirla con Lubrano – la domanda nasce spontanea: perché la federazione reggina del Pd interviene solo oggi, e con la massima tempestività, dopo la costituzione del gruppo consiliare denominato – impropriamente, secondo il testo della nota dei democrat – “Spazio Aperto-Pd” e nulla ha detto, finora, per quanto deciso, in completa autonomia dagli amici e compagni di Locri undici mesi fa?
Forse perché il segretario del circolo di Caulonia tiene maggiormente a certe cose? Lo scopriremo solo vivendo, così come ricordiamo, a noi stessi, che il Pd rappresentato dai circoli, negli ultimi anni ha perso le elezioni comunali a Bianco, Mammola, Gioiosa Ionica, Siderno, mentre a Locri, appunto, il suo direttivo di circolo non ha presentato propri candidati consiglieri. Ora rischia di perderle nei comuni più importanti chiamati alle urne il prossimo 25 maggio, come Roccella e Monasterace.
Ma davvero il primo cittadino di Gerace Pino Varacalli dovrà rimanere l’unico a rappresentare il Pd tra i sindaci locridei, almeno nei comuni di una certa entità?
Lo scopriremo tra un mesetto. Per ora rimarremo, come sempre, vigili ad osservare ogni mossa, a capirne il significato e a spiegarlo a chi ha la bontà di leggerci ogni giorno.