di Gianluca Albanese
SIDERNO – Si presenta come il candidato della porta accanto. Quasi per caso (è stato inserito nella lista “L’altra Europa con Tsipras” solo dopo la rinuncia di una candidata tarantina) si pone all’attenzione degli elettori come portatore delle istanze del Sud d’Europa al Parlamento Europeo mettendoci tutte le sue competenze, specie in tema di pianificazione dei trasporti, con un debole per quelli “equo-sostenibili”, espressione da lui coniata sulla scorta della sua esperienza nel mondo associativo (Alba Calabria, Ciufer) e accademico (è ordinario di Trasporti all’università “Mediterranea” di Reggio Calabria).
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Domenico “Mimmo” Gattuso è fatto così. Reggino di Bovalino, figlio di un ferroviere, popolarissimo tra i suoi studenti, parla di concetti come “mobilità dolce” e “reti di trasporti diffuse” invece dei famigerati “corridoi” che chi conta, in Europa, vuole disegnare per imporre linee di sviluppo che privilegiano le grandi aree urbane, a scapito delle periferie.
54 anni ben portati e abbigliamento “minimal”, Gattuso si propone il fine di ridurre le distanze tra il Nord e il Sud d’Europa, partendo dai programmi, dai contenuti e in chiara antitesi rispetto alla logica perversa dell'”uomo della provvidenza”, assicura che «Le risorse ci sono, serve solo una buona progettualità per spenderle e ricordarsi sempre delle zone fin qui trascurate, per un sistema dei trasporti a misura d’uomo che rispetti l’ambiente e tenga conto delle esigenze di anziani, disabili, donne e bambini».
Cose di sinistra, insomma. Molto di sinistra. Come quelle che dice il suo leader greco Alexis Tsipras, che partendo dal basso, dalle realtà associative, prova a capovolgere il concetto di Europa partendo dall’attenzione per gli ultimi, per gli svantaggiati, per chi, per usare una metafora della mobilità sostenibile, è rimasto “a piedi”.
In questi giorni è in giro per la Locride. Viaggia sulle poche “littorine” rimaste in zona e conosce bene i disagi di chi, per scelta o perché è costretto, sceglie di fruire di un trasporto pubblico lento, inefficiente e insufficiente, fatto di stazioni nelle quali un binario viene tagliato perché chi comanda ha deciso d’investire sulla Tav nel centronord dei treni superveloci e in “business class” e di tagliare in periferia, sia esso il Sud Italia o la provincia piemontese. Il tutto per piegarsi, in maniera interessata, alle logiche delle classi dominanti.
Lo abbiamo incontrato, ieri sera, nella sede di “Siderno Libera”, dopo un minitour che ha toccato, tra l’altro, Roccella Ionica con tanto di sosta al dopolavoro ferroviario, e che oggi toccherà, tra gli altri, Locri e la periferia di Bovalino.
Gattuso vuole recuperare la dimensione pubblica del trasporto, sia esso ferroviario e portuale, e rifiuta la logica imprenditoriale di Moretti & Co., che guarda ai bilanci e non alle esigenze dei cittadini-viaggiatori. «Perchè – si domanda – quando si pensa alla scuola, all’esercito e alla magistratura, si ragiona in termini di servizio pubblico e invece nei trasporti si guarda ai bilanci con pseudo-imprenditori che si definiscono tali quando si limitano a sfruttare i soldi pubblici?».
Guarda alle realtà evolute del continente ed è fiero dell’esperienza del Ciufer, il comitato dei pendolari nato nel Meridione e che poi si è sviluppato in tutto il territorio nazionale «tanto che – ha spiegato – è l’unica realtà associativa credibile che tutela i diritti dei viaggiatori, al contrario di Assoutenti, che ormai viene foraggiata dalle Ferrovie dello Stato per fare stare zitti e buoni i suoi associati».
Seduti accanto a lui i leader del movimento politico progressista sidernese, dal segretario cittadino di Rifondazione Comunista Totò Sgambelluri al presidente di “Siderno Libera” Sandro Siciliano che chiede, e ottiene, un suo aiuto in quella che sarà la bozza del redigendo Piano Strutturale Comunale per Siderno.
Il “prof” è il punto d’incontro tra il mondo accademico e il Paese reale e piace per questo, perché è uno del popolo che sa parlare, con semplicità e senza boria, al popolo.
Questi i passaggi fondamentali del suo intervento di apertura dell’incontro odierno, prima di concedersi alle domande dei presenti, tra cui quelle di Franco Lombardo, Damocle Argirò e Alessandro Tinelli.
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Prima di chiudere, Totò Sgambelluri ha annunciato un nuovo incontro a Siderno in programma il 30 aprile, con l’altra candidata della lista Tsipras, ovvero Eleonora Florenza.