R. & P.
A conclusione dei lavori di restauro domani 4 settembre, alle ore 19, sarà riaperta al culto la Chiesa di San Michele Arcangelo in Caulonia. La celebrazione del rito di benedizione della chiesa Matrice sarà presieduta da don Pietro Romeo, vicario generale della Diocesi di Locri-Gerace, alla presenza del parroco don Crescenzio De Mizio, di don Fabrizio Cotardo, direttore dell’Ufficio Diocesano per i Beni Culturali Ecclesiastici, della dottoressa Daniela Vinci, funzionaria della Soprintendenza alle Belle Arti di Reggio Calabria, del sindaco della città, Caterina Belcastro, dei tecnici progettisti e direttori dei lavori e dell’impresa appaltatrice. I lavori di restauro si sono resi necessari ed urgenti per le precarie condizioni di tenuta del tetto accentuatisi dopo il nubifragio del 16 luglio 2016 quando un fulmine ha letteralmente disintegrato la lanterna della cupola centrale della chiesa. Oltre alle coperture sono stati anche rifatti gli intonaci interni ed esterni e realizzato l’impianto elettrico e di illuminazione secondo le normative vigenti. Detti lavori sono stati eseguiti soprattutto grazie al cospicuo contributo erogato dalla Conferenza Episcopale Italiana attraverso i fondi dell’otto per mille destinato alla Chiesa Cattolica, al “dono” della Diocesi di Locri Gerace e al contributo della parrocchia e dei fedeli e sono stati effettuati con cura, nel rispetto scrupoloso dell’originaria struttura, e hanno comportato una spesa complessiva di circa 340mila euro. In occasione della riapertura al culto dell’edificio sacro sarà ricollocata, nella sua destinazione originaria, la statua di San Ilarione Abate, patrono della Città, che in questi anni di chiusura era conservata nella chiesa di san Zaccaria. L’inaugurazione della chiesa, vuole essere occasione propizia per riflettere e per rendere lode ed onore a Dio, onde riconsiderare il nostro essere Chiesa viva, “in uscita verso le periferie esistenziali”, come ci ricorda Papa Francesco, invocando grazia e crescita spirituale per la cittadinanza di Caulonia ma anche motivo di giubilo per la diocesi tutta di Locri-Gerace e del suo pastore monsignor Francesco Oliva in questo particolare momento di degenza ospedaliera, post intervento chirurgico, al policlinico San Donato di Milano.
per l’Ufficio Beni Culturali Ecclesiastici
arch. Giorgio Metastasio