RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO
CAULONIA – Sorgerà a Caulonia Marina, presso la sede d’allenamento dell’Accademia Arti Marziali diretta dal professore e maestro Giuseppe Cavallo, un centro antistalking, proprio come sezione della nota associazione polisportiva dilettantistica. In occasione dell’ 8 marzo, il dottore Giuseppe Cavallo, direttore tecnico dell’Accademia che ha sede a Caulonia Marina, Siderno e Polistena, come già annunciato dalla RAI, che lo ha intervistato, in qualità di direttore tecnico nazionale del settore difesa personale FIKBMS (unica federazione riconosciuta dal CONI di kickboxing, muay thai, savate, shoot boxe e arti marziali affini), responsabile per il Sud Italia, ha dato l’annuncio.
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Ciò per mostrare un segno vero di vicinanza, affetto e considerazione per le persone di sesso femminile. Il maestro Cavallo, considerato uno dei massimi specialisti mondiali di difesa personale, ha riferito che il centro avrà come riferimento lui e gli altri membri del suo staff, a partire dal maestro Nicola Geranio, dalla maestra Maria Spanò, dagli allenatori Rocco Garelli e Mery Minniti, dal direttore sportivo Osvaldo Cavallo e del dirigente Franco Garelli, assieme alla presidente Teresa Peronace e alla segretaria Angela Mileto. “L’esigenza di autodifesa femminile è esigenza prioritaria, in una società sempre più violenta e assolutamente ancora esasperatamente maschilista” – ha espresso il dottore Cavallo – “tant’è che in questa nostra società molte donne sono vittime di violenze e maltrattamenti. In Italia sono milioni le donne che nel corso della loro vita hanno subìto abusi sessuali e vessazioni quotidiane. Quando parlo di “violenza sulle donne”” – ha precisato il maestro cauloniese – “faccio riferimento ad ogni atto di violenza fondato sull’appartenenza sessuale che comporta o può comportare, per le donne che ne sono bersaglio, danni o sofferenze psicologiche. La violenza contro le donne non può, in nessun modo e per nessun motivo, trovare una giustificazione. Quello che mi preoccupa” – ha concluso Cavallo – “è che non c’è più indignazione, scandalo, ma solo silenzio: silenzio colpevole di chi commette violenza, omertà della società, silenzio timoroso delle vittime, risposta poco adeguata da parte del Legislatore. E’ divenuto fondamentale contrastare le cause profonde della violenza e le sue conseguenze, far evolvere la mentalità delle donne in modo da far capire loro che difendersi è un diritto inequivocabile, e dare loro gli strumenti necessari per farlo. E’ per questo che ho studiato il programma di difesa personale femminile proprio per loro e ho pensato a questo centro antiviolenza.”