A Lecce si può. La tassa su servizi e rifiuti introdotta dal governo Monti e che riguarda lo smaltimento e raccolta dei rifiuti e di altri servizi comuni, quali illuminazione e manutenzione stradale, polizia municipale e anagrafe, potrà essere scontata di ben 300 euro per gli anni 2014 e 2015 in caso di adozione di un randagio. A rendere pubblica l’iniziativa dell’Amministrazione Comunale è l’assessore alle Politiche Ambientali, delegato anche al Randagismo, Andrea Guido: «Lo abbiamo fatto per tre motivi: perché rispettiamo gli animali, per aiutare le famiglie e per fare risparmiare l’Ente. Noi spendiamo circa 1.000 euro all’anno per ogni animale ospitato nei rifugi convenzionati. Sono al momento 485 i randagi presenti nelle strutture convenzionate Aura, Lovely e Amico Mio e nel Canile Sanitario e tutti necessiterebbero di una casa e di una famiglia. Provvedere al loro sostentamento richiede ingenti forze e grandi fondi pubblici, mentre una famiglia potrebbe davvero guadagnarci sia in termini economici che affettivi, regalando un posto sicuro a un cagnolino che, con tutta probabilità, potrà scrollarsi dalle spalle il fardello di un trascorso non semplicissimo>>. Sarà una deliberazione del Consiglio comunale a sancire e regolamentare lo sgravio fiscale, la stessa che servirà ad approvare le tariffe Tares per gli anni 2014 e 2015. La bozza del provvedimento stabilisce, infatti, che per gli anni 2014 e 2015, a chiunque adotti un randagio con applicazione di microchip, verrà applicata una riduzione di 300 euro sul pagamento della Tares, mediante apposito sgravio. Lo sgravio fiscale varrà per la sola abitazione di residenza, in caso di privato cittadino, e per la sede legale e/o operativa in caso di impresa o azienda privata. Ma non è tutto. Per evitare che qualcuno possa fare il furbo e approfittare dell’iniziativa solo per avere diritto allo sconto, l’Assessorato all’Ambiente, attraverso le Guardie Ecozoofile, gli Ispettori Ambientali e la Polizia Municipale, provvederà al monitoraggio delle condizioni dell’animale adottato. «Abbiamo già previsto – ha spiegato l’assessore Andrea Guido – di far effettuare due controlli annuali nei confronti di quanti hanno usufruito di questa opportunità al fine verificare le condizioni del cane preso in adozione anche in futuro: cosa succederebbe, infatti, se le famiglie fossero solo interessate al bonus e decidessero di sbarazzarsi dell’amico a quattro zampe ad agevolazione ricevuta? Che ne sarebbe del cane? Ecco perché non ci limiteremo ai controlli a posteriori ma pensiamo di prevedere anche una verifica dei requisiti del proprietario. Sarà difficile, dunque, che un dolce cagnolino finisca nelle mani sbagliate – l’iniziativa che presentiamo – ha concluso l’assessore Andrea Guido – si ricollega ad un percorso organico che da tempo ho avviato per la tutela del benessere degli animali a Lecce, e non solo. Vorrei cogliere l’occasione, infatti, per ringraziare gli oltre 1.400 cittadini leccesi che ci hanno sostenuto nella campagna europea Stop Vivisection la quale ci permetterà di partecipare in prima persona all’attività legislativa dell’Unione Europea. Tante sono state, infatti, le firme raccolte lo scorso mese per esprimere il ‘No’ della città alla sperimentazione animale e per richiedere con forza un percorso scientificamente avanzato, a tutela degli esseri umani e dei diritti degli animali”.
(Fonte corrieredelmezzogiorno.it)