I cahiers de doléances sembrano non avere fine posto che “Ci sono i percorsi abilitanti che avrebbero dovuto essere completati per fine febbraio ed invece siamo a metà aprile che hanno dato il via libera solo per quelli che un’abilitazione già ce l’hanno, non pensando minimamente a noi che abbiamo bisogno di conseguirla dopo dieci, quindici, vent’anni di supplenze – essi chiosano – alle elezioni europee non si presentasse nessuno, non vogliamo vedere nessuno di loro!”. E l’esponente leghista di rimando: “Non ho l’abitudine di espormi a caso e chi mi segue sa che, solitamente quanto dico, trova conferma, mi sento di trasmettere un messaggio ottimista, ci metterò e chiederò il massimo impegno”.
di Antonio Baldari
Se non hanno gettato la spugna poco ci manca. Sono ancora una volta i precari storici della Scuola italiana che non sanno ormai più a che santo votarsi, letteralmente prostrati con il tempo che passa e senza che ci sia alcuna novità positiva sulle loro aspettative di futuro: “Siamo abbandonati da tutto e da tutti, a breve vorranno far aggiornare le graduatorie provinciali per le supplenze ed al massimo entro la prima decade di maggio l’avranno fatto fare con tutto ciò che ne consegue – dicono sempre più inalberati i precari della scuola – in particolare senza che ci venga data la possibilità di espletare il concorso, per il quale, tra le altre cose, si va sempre più a rilento che, forse, non ci si riesce a completarlo neanche per la prossima estate”.
Ma i cahiers de doléances non terminano certo qui posto che “Ci sono i percorsi abilitanti che avrebbero dovuto essere completati per fine febbraio ed invece siamo a metà aprile che hanno dato il via libera solo per quelli che un’abilitazione già ce l’hanno e quindi non pensando minimamente a noi che abbiamo bisogno di conseguirla dopo dieci, quindici, vent’anni di supplenze, rimanendo ancora qui, appesi, a vedere cosa si inventano Lor Signori su di noi – chiosano – non è stato emanato il decreto e chissà quando lo faranno, anche se sorge il sospetto che non lo facciano proprio per non permetterci di abilitarci ed entrare, finalmente, in prima fascia, che dire? Siamo effettivamente abbandonati da tutto e da tutti, alle elezioni europee non si presentasse nessuno che non li votiamo, nessuno di loro!”.
A stretto giro di posta, come un perfetto orologio svizzero, in merito all’attivazione dei percorsi abilitanti per tutti ed eventuale proroga dell’aggiornamento delle Gps il prossimo giugno, arriva la risposta del senatore Pittoni, responsabile Dipartimento “Istruzione” della Lega, già presidente della Commissione Cultura Senato, il quale, ancorché in maniera piuttosto cauta, comunica l’imminente attivazione dei suddetti percorsi abilitanti.
Visto il clima tra i precari storici, stavolta sembra essere quella giusta, specificando che “E’ ancora possibile concludere il percorso da 30 cfu entro giugno, destinato a quanti hanno tre anni di servizio negli ultimi cinque, con almeno un anno sulla materia di insegnamento – asserisce Pittoni – non ho l’abitudine di espormi a caso e chi mi segue sa che, solitamente quanto dico, trova conferma; ho ben presente l’apprensione di chi attende le norme attuative dei corsi abilitanti all’insegnamento, in ritardo sulle previsioni, per il weekend, approfondita la situazione, mi sento di trasmettere un messaggio ottimista, ci metterò e chiederò il massimo impegno – epiloga l’esponente leghista – anche se stavolta, col ritardo accumulato, il risultato è tutt’altro che scontato”.
Ora non resta che attendere questa settimana per l’attivazione dei percorsi e capire se alla stessa seguirà uno slittamento dell’aggiornamento delle GPS: infatti, sarebbe importante far dilatare la forbice di inserimento/aggiornamento delle domande GPS ad almeno 30 giorni, quindi dieci giorni in più, un tempo utile per permettere ai precari triennalisti l’iscrizione ai percorsi abilitanti, requisito per l’inserimento in prima fascia con riserva.