di Giuseppe Cavallo
SANTA DOMENICA DI PLACANICA – Giovedì, a Uno Mattina, la nota trasmissione di RAI Uno, si parlerà di Fratel Cosimo Fragomeni, il mistico della Locride, e dell’opera mariana da lui fondata, circa mezzo secolo fa. Già lunedì si è parlato dell’umile carismatico, nella trasmissione televisiva “La Vita in Diretta”, andata in onda, sempre su RAI 1, e condotta da Paola Perego.
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Ospiti in studio i giornalisti Piero Vigorelli e Giuseppe Cavallo. Vi è stata poi la straordinaria partecipazione di monsignor Cornelio Femia, amministratore della Diocesi di Locri – Gerace e di due devote della Madonna dello Scoglio, Rita Tassone e Rita Bonina. L’opera mariana di Santa Domenica di Placanica, nota in tutto il pianeta, è oggetto di grande attenzione da parte dei mass media nazionali ed esteri e solamente l’atteggiamento di profonda umiltà di Fratel Cosimo, che non concede interviste, limita l’azione di televisioni e giornali.
Fra i servizi proposti da RAI 1, alcuni hanno riguardato lo svolgimento delle giornate speciali di preghiera, come l’undici maggio (la più importante dell’anno) in cui ricorre l’anniversario ) in cui ricorre l’anniversario della prima apparizione della Madre di DIO a Fratel Cosimo, nel lontano 1968, e dell’undici febbraio, in cui si celebra la giornata mondiale del malato. Si è parlato, inoltre, degli incontri costanti di preghiera, con i sacerdoti e Fratel Cosimo, di ogni mercoledì, sabato e domenica il cui programma prevede le confessioni, la preghiera del santo Rosario, il pio esercizio della via crucis, la processione con il Santissimo Sacramento, la Santa messa, la preghiera di intercessione di Fratel Cosimo e la breve fiaccolata.
E’ stato inoltre evidenziato l’eroismo cristiano del fondatore dell’opera mariana, in cui sorgerà il santuario più grande del Mediterraneo, che incontra ogni mercoledì e ogni sabato, circa cento persone a colloquio privato, per un totale di circa diecimila pellegrini all’anno. “La gente frequenta lo Scoglio, accostandosi al sacramento della riconciliazione, soprattutto, e agli altri preziosi sacramenti che vengono ivi dispensati” – ha espresso l’arcivescovo di Reggio Calabria – Bova, in una sua recente visita presso l’opera mariana – “perché si respira l’ossigeno di DIO perché qui, in questo luogo, c’è il dito di Dio.”