GIOIOSA JONICA – «Una mattina come un’altra, mentre andavo a lavoro ricevo una notizia, hanno investito un cane sulla 106, è al centro della carreggiata, ma è vivo». È il racconto di una volontaria del rifugio Oasi di Stefania, a Gioiosa Jonica, ed è la storia di Lucky, un pastore tedesco puro di circa tre anni. «Il cagnone, era solo stremato, senza forze, affamato e assetato e si era steso sull’asfalto, proprio al centro della carreggiata.
Un automobilista si è fermato, per fortuna, proprio davanti a lui, per impedire che fosse investito». Avvertiti gli operatori di uno dei canili della Locride, Lucky viene portato nella struttura, ma «non può rimanere li, e corro a prenderlo e così raggiunge la nostra Oasi». Lucky però non era da solo, un suo fratello, dopo due giorni dal primo ritrovamento, viene avvistato stremato vicino la stazione, «lo ribattezziamo con il nome di Strike». L’adozione di coppia pensata dai volontari, viene disattesa dalle analisi svolte in clinica veterinaria, Strike risulta essere negativo al test della leishmaniosi, quindi sano come un pesce, mentre Lucky positivo. Strike il ventuno settembre 2012 parte per Torino, nella sua nuova famiglia, che vive a Milano, «ma Lucky trascorrerà tutta la sua vita qui, con noi, nella nostra Oasi». La storia di Lucky, è davvero molto simile alle storie di altri cani, recuperati e salvati grazie all’amore dei volontari e delle associazioni presenti sul territorio, proprio per questo, Lucky, come Ares, ha bisogno di una piccola adozione a distanza che gli permetterà di ricevere le cure necessarie per la sua malattia.
SIMONA ANSANI