DI SEGUITO LA LETTERA INVIATA DAL SINDACO DI MARINA DI GIOIOSA IONICA AI PRIMI CITTADINI DELLA LOCRIDE:
Stimatissimi Colleghi Sindaci e Commissari dei Comuni della Locride, sull’onda della crescente indignazione per l’incomprensibile decisione unilaterale della Regione Calabria di vietare il conferimento per tutti i Comuni della Locride presso l’impianto di Siderno, con utilizzo esclusivo da parte del Comune di Reggio Calabria, dal 14 al 16 di febbraio, ci siamo riuniti come Sindaci della Riviera dei Gelsomini e, con caparbietà e senso alto delle Istituzioni, abbiamo strappato un risultato, certo minimale, ma comunque un punto di partenza per rilanciarci agli occhi dei nostri concittadini e per rilanciare l’essenza stessa della politica, capace, quando è unita e costruttiva, di dare risposte serie ed immediate ai bisogni della comunità.
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Non credo di esagerare affermando che la riunione di venerdì scorso può rappresentare uno spartiacque per i Comuni della Locride e per noi, che, provvisoriamente, siamo stati chiamati a guidarli. Dipende, però, tutto da noi. Quello che vogliamo fare e, soprattutto, quello che vogliamo essere è totalmente nelle nostre mani, sta a noi non sciupare questa occasione. Dobbiamo avere la forza di trasformare la protesta in proposta. Quello che abbiamo ottenuto è solo un risultato momentaneo, passeggero, un palliativo. Le notizie che arrivano dai Sindaci del catanzarese non lasciano ben sperare. Dobbiamo avere un sussulto di coerenza. Dobbiamo avere il coraggio di correre qualche rischio e cercare di volare alto se crediamo in quello che facciamo e vogliamo, altrimenti avremo miseramente fallito. Dobbiamo trovare soluzioni comuni per problemi comuni. Non possiamo pensare, ancora, di uscirne singolarmente.
Vi chiedo scusa se l’ho fatta lunga, pur essendo l’ultimo arrivato tra Voi, sto capendo, progressivamente, quanto il nostro tempo sia importante e vada speso al meglio. Per questo motivo, quindi, chiedo alla presidenza dell’Assemblea dell’Associazione dei Comuni della Locride di convocare una riunione specifica per trattare le prospettive immediate e future sui temi della produzione, della raccolta e dello smaltimento dei rifiuti. Non possiamo più attendere l’emergenza per muoverci. Non possiamo più inseguire i cassonetti stracolmi per alzare la voce. Dobbiamo costruire percorsi, seri, per fare in modo che tutto questo non accada mai più e che anche dai rifiuti si costruiscano posti di lavoro e ricchezza. Tutto questo è possibile, confrontiamoci insieme