di Adelina B. Scorda
AFRICO – Si è trattato più che di un sopralluogo lungo il torrente la Verde ad Africo, di una riunione operativa fra il sindaco Versaci, l’assessore all’ambiente Francesco Isola di Bianco, il corpo forestale dello stato di Brancaleone, i carabinieri della locala stazione e il comandante della Compagnia di Bianco.
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Un tavolo concertativo che ha deciso di concordare il sopralluogo lungo il torrente in collaborazione con l’equipe dell’Arpacal che entro una decina di giorni farà ritorno ad Africo per effettuare delle analisi lungo l’asse fluviale del La Verde. Anche se l’acqua è stata sottoposta nel tempo a controlli costanti da parte dell’’Arpacal, del Comune e dalla Sorical, si analizzeranno i sedimenti fluviali su tre su tre stazioni di prelievo. Una alla foce del torrente, una all’intermedio, e uno in prossimità della parte più alta del torrente. Una decisione che pone avanti la necessità di procedere con criterio e precisione in quei campi oggi sotto analisi. Un sopralluogo meramente conoscitivo, con ogni probabilità non avrebbe portato a nulla se non al sequestro, qualora fossero stati rinvenuti rifiuti pericolosi e abbandonali lungo il torrente, delle aree. Azione,a questo punto necessarie, ma che avrebbero limitato il raggio d’azione dell’equipe dell’Arpacal. Nulla di nuovo, dunque, se non l’accordo a procedere con attenzione al fine di non inficiare l’importante lavoro che i dipartimenti dell’Arpacal stanno svolgendo per giungere ad una spiegazione definitiva sul caso tumori di Africo.