DA MARIA GRAZIA VENUTO ASSESSORE ALLA CULTURA E ALL’ISTRUZIONE DI AFRICO RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO LA SEGUENTE NOTA STAMPA
AFRICO – In occasione della Giornata della Memoria e della Giornata del Ricordo, la Prefettura ha sollecitato il nostro Comune a proporre qualche iniziativa riguardo il tema degli eccidi nazisti. Dopo un attenta valutazione, abbiamo deciso di proporre ai bambini delle classi quinte, delle scuole paritarie e statali presenti nel nostro territorio, un percorso di riflessione sugli orrori del nazismo e sugli stermini delle foibe. Con i bambini è difficile parlare di barbarie, morte, terrore e persecuzione, ovvero di ciò che non vogliamo si ripeta più.
Però bisogna ricordare, tramandare, raccontare loro i folli gesti perpetratisi durante la seconda guerra mondiale. Il progetto proposto ad alunni ed insegnanti, partito in occasione della Giornata del Ricordo, riguarda la lettura di alcuni brani che hanno come protagonisti i bambini deportati nei campi di concentramento o che hanno assistito agli orrori delle foibe. Il progetto proseguirà con la lettura del “Diario di Anna Frank” (l’amministrazione si occuperà di regalare una copia del famoso testo ad ogni classe) ed infine ogni bambino, dopo essersi documentato, fingendo di essere egli stesso un piccolo deportato, compilerà una pagina di diario, raccontando le sue emozioni ed il suo stato d’animo nel vivere in un campo di concentramento. La manifestazione si concluderà a fine Aprile con la lettura dei componimenti dei bambini e con la proiezione del film” La vita è bella”. La nostra idea è di far intervenire in tale occasione alcuni degli scrittori a cui il nostro paese ha dato i natali, i quali saranno invitati a dare testimonianza circa l’argomento trattato, sì da sollecitare nei nostri piccoli cittadini, il sentimento di condanna e di rifiuto verso tali atti di barbarie. In occasione della presentazione del progetto, ad ogni bambino è stata consegnata una copia di questa splendida poesia che riporto di seguito, per farli riflettere sul fatto che ognuno di noi potrebbe trovarsi da un momento all’altro nel bel mezzo di un conflitto. Sta alla nostra coscienza civica scongiurare tale pericolo, unendo le nostre piccole forze.