RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO
“I sogni, se ardentemente invocati, un giorno, finiscono col divenire realtà…” Queste sono state le parole dell’artista Bruno Panuzzo, autore di “Agarthi” e del miracolo ad essa correlato, dopo la presentazione dell’opera a Londra ed a Liverpool. Bruno Panuzzo “rivoluziona” il modo di concepire la comunicazione nella locride inventando e promuovendo l’idea del libro box. Tale tecnica si concretizza nel produrre un’opera artistica definita “completa”: realizzando un romanzo, creando un medio metraggio, incidendo la colonna sonora dello stesso e promuovendo il progetto, non soltanto con gli ormai desueti e poco efficaci canali tradizionali, ma inventando strategie innovative per rendere fruibile il prodotto sul mercato globale (media, social network e vendita tramite la rete internet). Bruno Panuzzo ha forse “assorbito” tremendamente sul serio le parole del genio visionario di Apple Steve Jobs, nonché l’affermazione di quest’ultimo, in riferimento al marketing ed al business. La frase di Jobs “Siate folli” sembra calzare a pennello: “Agarthi” è davvero divenuto un progetto “folle”. Se si pensa ai mezzi con il quale è stato realizzato ed il percorso nazionale ed internazionale compiuto, bisognava veramente essere folli nell’affermare, all’inizio del progetto stesso, quanto di positivo è stato realizzato. “Agarthi” viene proiettato al cinema “Vittoria” di Locri (RC) nel mese di maggio 2015 riscuotendo consensi enormi. Dalla prima cinematografica si è sviluppato poi un tour di promozione nazionale, che ha coinvolto le maggiori città italiane: Milano (sito Expo 2015), Torino, Genova, Bologna, Rimini. Lo spettacolo estivo “Agarthi in Tour 2015” ottiene grandi consensi nelle piazze dei diversi centri calabresi. Successivamente, a Roma, Bruno Panuzzo e la moglie Martina Zito, vengono ricevuti in Quirinale dal Prof. Louis Godart segretario del Presidente della Repubblica Italiana Sergio Mattarella. L’opera, destinata alla Biblioteca del Quirinale, verrà custodita per la propria preservazione nel tempo. Nel frangente il brano “Agarthi” viene trasmesso da diverse emittenti radio italiane, ma la cosa più incredibile è che lo stesso brano viene radio programmato a Londra, negli Stati Uniti d’America (in ben 21 emittenti radio), in Norvegia, in Francia e persino in Sud Africa. La popolarità di “Agarthi” e di Panuzzo convincono l’etichetta “La Vignale – Bologna” che i tempi sono maturi per l’esportazione del progetto in Inghilterra. La prima tappa si concretizza a Londra, ove, Panuzzo, presenta ad un folto pubblico di italiani l’opera e si esibisce in un concerto destinato a rimanere nella memoria dei connazionali presenti. Bruno Panuzzo, intervistato da una giornalista della TV londinese, si dimostra incredulo e commosso da tanto entusiasmo. L’artista, probabilmente, non avrebbe mai pensato di giungere a Londra ed annoverare un risultato così prestigioso. Il “miracolo” vero e proprio avviene però a Liverpool il giorno successivo. Nella città degli amati Beatles, Bruno Panuzzo, viene ricevuto dal Console Italiano a Liverpool, la Dottoressa Nunzia Di Cristo in Bertali, alla quale l’artista dona una copia del libro Box “Agarthi” per la conservazione nella biblioteca del Consolato italiano a Liverpool (in modo da rendere fruibile l’opera a tutti gli italiani presenti nella città britannica). “Agarthi” diretto dallo stesso Panuzzo e da Stefano Marra (sulle immagini di quest’ultimo) è stato realizzato coinvolgendo oltre cento giovani provenienti da tutta la Calabria. Le illustrazioni del volume cartaceo sono frutto dell’artista Cristina Zito. Il brano “Agarthi” è prodotto ed arrangiato da Lorenzo Sebastiani ed annovera la presenza alle chitarre di Andrea Morelli (chitarrista di Cesare Cremonini). “Agarthi” è una scommessa vinta anche da parte della Dottoressa Maria Romeo, sindaco del comune di Ferruzzano (luogo ove la pellicola è ambientata). Il sindaco, seguendo il cuore ed il proprio intuito, ha conferito fiducia a Panuzzo ed alla moglie Martina Zito accogliendo nel proprio comune il primo esempio locrideo di cineturismo. Si conclude quindi per Bruno Panuzzo e per il progetto “Agarthi” un anno d’oro ed un periodo colmo di successi incredibili: compiuti semplicemente grazie ad un lodevole stile lavorativo, ad una determinazione non comune ed alla straordinaria forza delle idee.