Il sindaco di San Giovanni di Gerace, avv. Giuseppe Vumbaca, ha scritto al vescovo di Locri-Gerace dopo aver appreso la notizia dell’aggressione al parroco di Caraffa del Bianco, don Sylvestre Ibara.
Di seguito il testo della lettera del sindaco e la risposta di monsignor Francesco Oliva.
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La lettera del sindaco
Gentile padre Franco,
Apprendo della notizia di Caraffa del Bianco e non riesco a non sentirmi indirettamente responsabile: col mio brutto gesto del 31 maggio scorso nei confronti di don Vincenzo Tassitani ho in qualche modo “aperto” la strada a successivi atteggiamenti di polemica contro la Chiesa locale ed a questa ultima e – mi pare di capire – più grave aggressione ai danni di un sacerdote.
La gravità del mio gesto non risiede tanto nel fatto in sé e per sé considerato, ma nella circostanza che esso ha evidentemente determinato a livello locale, nella percezione della gente, la frantumazione di quell’aura di intangibilità, anche fisica, che protegge e deve proteggere la figura del sacerdote.
Di questo sento forte il peso e l’angoscia: il mio annebbiamento di un attimo ed il successivo clamore mediatico dato a quel gesto hanno contribuito a minare la “sacralità” dell’immagine della persona del prete nel nostro territorio.
Da credente e da attivo partecipante della vita della comunità ecclesiale parrocchiale, non posso che provare sgomento e umiliazione per tutto ciò.
Mi sento colpevole, in definitiva, di aver attentato all’autorevolezza della figura stessa del sacerdote, aprendo la via a fatti come quello di Caraffa, anch’esso di inaudita gravità ed anch’esso da deplorare fermamente e incondizionatamente.
Condanno, quindi, nel modo più categorico l’aggressione subita don Sylvestre Ibara e mi dichiaro disponibile a fare qualsiasi cosa Voi possiate ritenere utile al fine di riaffermare nella diffusa percezione della gente del nostro comprensorio l’esigenza di rispettare in ogni modo i sacerdoti.
Vi chiedo di portare la mia sincera vicinanza al sacerdote aggredito e di formulargli i più sentiti auguri per una pronta guarigione.
Vi saluto con affetto.
Pino Vumbaca
Sindaco di San Giovanni di Gerace (RC)
La risposta del vescovo
Grazie, sindaco, per il bel gesto. Anche se non vedo collegamento tra i due fatti, apprezzo e condivido la tua riflessione.
Nella nostra Locride i sacerdoti portano avanti un lavoro silenzioso e nascosto, che giova molto allo sviluppo morale della nostra terra.
Anche se il loro operato non vuole essere al centro dei riflettori, fa molto male quando di essi si parla in modo indebito ed ingeneroso, diffondendo spesso notizie non controllate e magari mettendole in prima pagina. La Chiesa cerca di essere presente nelle periferie più lontane del nostro territorio.
E dove spesso tanti servizi vengono meno continua ad essere aperta e ad accogliente, impegnata nell’annuncio del Vangelo e nell’accoglienza degli ultimi.
Pur con tutti i limiti umani, il loro è un servizio di amore e di fede, che può urtare la suscettibilità.
Chiedo sempre (e lo chiedo anche a te) di pregare per i sacerdoti in prima linea in campo formativo, nella lotta a favore della legalità e della riconciliazione.
L’alto tasso di litigiosità che spesso si riscontra in certi ambienti può anche condizionare il loro servizio. Ma l’amore per il popolo loro affidato li sostiene ed incoraggia.
+ Francesco Oliva, Vescovo di Locri- Gerace