RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO
Stamattina abbiamo ascoltato i primi operatori socio sanitari che hanno preso servizio presso il Centro Recupero Neurologico di Locri. Sono Rosa Carnevale di Catanzaro, Casaccia Emanuela di Catanzaro, Vaccaro Robertina di Nocera Terinese, Bertucci Luciana di Borgia, Manno Maria di Vallefiorita (poco dopo è arrivato alche il sesto operatore). Brave ragazze che per il momento -al contrario degli altri che hanno rifiutato- hanno accettato l’incarico (qualcuna di loro è alla prima esperienza) proprio per l’estrema emergenza di dare un aiuto ai ragazzi disabili che sono veramente in grandi difficoltà e con cui hanno subito fatto amicizia.
Dall’intervista comunque emergono le preoccupazioni ed i disagi di cui ieri abbiamo detto nel nostro comunicato stampa: la “stranezza” di attingere alla graduatori del Mater Domini, il cui concorso era stato fatto per il Pugliese Ciaccio e le distanze da percorrere che annullano la paga a cui si aggiunge il disagio sociale perchè lasciano a casa bambini da accudire.
Non per nulla le ragazze concludono chiedendo che la politica o chi altro di competenza aiuti anche loro risolvendo questo disagio, eventualmente attingendo a lavoratori in loco. Gli altri sei OSS arriveranno sicuramente fra un paio di giorni massimo. Così ci hanno assicurato le stesse ragazze che si sono sentiti con i loro colleghi.
La portavoce Rosa Carnevale ha testualmente dichiarato nell’intervista: “Il nostro incarico è stato fatto per emergenza-urgenza per due mesi part-time ed hanno attinto alla graduatori di Catanzaro. Noi in effetti abbiamo fatto il concorso per essere eventualmente assunti a tempo determinato nella Città di Catanzaro. Però viste le condizioni disastrose di emergenza notevole verso questi ragazzi che hanno veramente difficoltà, noi, rispetto ad altre persone che hanno rifiutato, abbiamo accettato perchè abbiamo fatto prevalere, subentrare, il nostro lato umano e quindi per questo motivo non abbiamo rifiutato.
Siamo qui anche con notevoli difficoltà perchè ogni giorno dobbiamo percorrere ben 250 chilometri; ma proprio per il motivo suddetto, al momento, non abbiamo rinunciato a questi due mesi. Poi non lo sappiamo se eventualmente c’è la possibilità per coloro che abitano qui nelle vicinanze che possono venire e avere meno difficoltà di noi, perchè noi oltre ad avere la difficoltà di carattere logistico per i chilometri da percorrere c’è anche il fatto che la spesa per la benzina è dispendiosa, per cui sulla paga ci resta poco.
Però ripeto e lo ripeteremo sino alla fine, il lato umano ha prevalso sul lato economico.
Al momento, quindi, ora abbiamo un solo desiderio, vogliamo soccorrere questi ragazzi che sono in notevoli difficoltà e noi personalmente non abbiamo rinunciato a questo incarico di due mesi part-time.
Però, se poi la parte politica e non so chi altro può venire in soccorso anche nostro, noi anticipatamente lo ringraziamo perchè risolve un gran problema”.