di Gianluca Albanese
SIDERNO – “Una nuova storia, ispirata da storie passate da preservare”. È il concetto che sta alla base del progetto “Aliva”, esempio di microimpresa ispirato alla sostenibilità ambientale, grazie al quale, utilizzando il legno di potatura di ulivi secolari, si realizzano oggetti artigianali di design, la cui vendita aiuta a difendere gli ulivi attraverso il loro ripopolamento e investendo sulla formazione e prevenzione delle minacce per la salute degli ulivi.
È Antonio Centorrino, originario di Gioia Tauro e bovalinese di adozione, a spiegare la genesi di quella che definisce la mission aziendale. “Siamo quattro giovani calabresi. Oltre a me ci sono i catanzaresi Gabriel Gabriele e Marco Macrì e l’artigiano Vincenzo Fratea di Dinami, nel Vibonese. Ci siamo cimentati in questo progetto avendo bene in mente alcuni principi di base: nessun albero deve essere abbattuto per realizzare i nostri prodotti, e componiamo gli elementi d’arredo col legno proveniente dalla filiera più corta. Le creazioni della collezione “Kalavria”, quindi, vengono realizzati con legno di alberi calabresi; idem per quelli pugliesi e siciliani. Operiamo in queste tre regioni perché l’ulivo è elemento identitario del territorio e per il numero di ulivi secolari che non ha paragoni nel resto d’Italia. Ogni nostro prodotto è realizzato in massimo cento esemplari, e c’è una certificazione con una tracciabilità totale del legno, dall’albero all’oggetto di design”.
Nulla viene lasciato al caso, dunque. Nemmeno nella scelta stilistica delle creazioni, ispirate alle testimonianze della Magna Grecia presenti sul territorio calabrese. Si fa dall’orologio da tavolo “Demetra” ai vasi ornamentali “Castore e Polluce”, passando per l’orologio da parete “Milone” e alla lampada da tavolo ispirata alla torre di Amendolara.
“Ovviamente, la nostra è un’attività d’impresa con la quale miriamo sì a sostenerci (senza illuderci di poterci arricchire) ma miriamo soprattutto a reinvestire parte degli utili a difesa degli ulivi. Per farlo – spiega Centorrino – sosteniamo l’associazione OlivaMi che pianta nuovi alberi di ulivo nelle zone in cui parassiti, malattie e la temutissima xilella hanno fatto più danni, come in Puglia, laddove dal 2013 sono stati abbattuti 20 milioni di alberi. Ma stiamo predisponendo, ed è quasi pronto, un vero e proprio hub gratuito finalizzato alla formazione dei proprietari privati e aziende agricole per aiutarli ad attuare in maniera corretta e consapevole ogni forma di prevenzione, unica cura possibile contro i più letali nemici degli ulivi”.
Presenti nelle principali fiere nazionali dell’artigianato e oggetto dell’attenzione dei media internazionali di settore e di quelli generalisti nazionali, i quattro ragazzi calabresi, dopo aver presentato la collezione di prodotti della loro regione, stanno per assumere iniziative analoghe in Puglia e in Sicilia, a difesa dell’oro verde del Sud Italia.