(foto di Pino Curtale)
di Simona Ansani e Pino Curtale
ROCCELLA JONICA – La seconda edizione della manifestazione “Alla corte dei Carafa: storia, arte e tradizioni” svolta ieri a Roccella Jonica, ha centrato in pieno l’obiettivo dell’evento, quello di stimolare, soprattutto nelle giovani generazioni, il gusto per la riscoperta delle radici del passato e far acquisire conoscenza della propria identità.
La “corte” del nuovo secolo si è riversata fra le vie cittadine per assistere all’evento promosso dall’Amministrazione comunale che ha visto il pieno coinvolgimento degli studenti roccellesi e di Mazzarino. Sono bastate poche ore per salire sulla macchina del tempo e rituffarsi nel lontano passato. Una manifestazione che per questa edizione targata 2013 ha visto alcune modifiche all’interno del suo programma. Difatti quest’anno sono state coinvolte anche le locali associazioni e il compito più importante è stato affidato all’associazione “Roccella com’era” , ritenuta la più idonea alla ricostruzione storica dell’epoca e a far si che il corteo e gli attori avessero una più realistica similitudine con quanto accaduto nel lontano 1683. Due i cortei che hanno reso vivo e festoso il centro storico della città, così chiamata all’epoca la parte alta, dove si eleva l’antico maniero fortificato e residenza principale dell’allora principe, per poi confluire entrambi in un unico “largo” e unificarsi sfilando fino ai piedi del Castello (oggi suggestivo Teatro), per l’attesa “Chinea”, rievocazione storica dell’incarico conferito al principe Carlo Maria Carafa da Carlo II, re di Napoli, di presentare al papa Innocenzo XI un cavallo bianco con sopra un’anfora dove era custodita la somma di 18.000 scudi, quale segno di sottomissione al pontefice. Presenti alla manifestazione anche tutti i sindaci dei quindici Comuni che un tempo facevano parte del Feudo calabrese dei Carafa, che hanno presenziato con la fascia tricolore.