ROCCELLA JONICA – La spending review ha colpito indiscriminatamente in longitudine e latitudine il sistema amministrativo italiano, che già deve affrancarsi di una elefantiaca burocratizzazione lievitata negli anni ’70, ma nel contempo ha contribuito a creare delle disarticolazioni penalizzanti nel sistema scolastico. Roccella Jonica è una comunità che si è sempre conquistata nella geografia locridea e regionale una nicchia culturale di prestigioso rispetto. Sottrarle l’autonomina dell’Istituto Tecnico Industriale e quella del Liceo Scientifico ha pertanto causato la reazione dell’amministrazione comunale. Ci dicono che la proposta redatta nella delibera della Giunta Municipale del 25 ottobre, n°194, non debba considerarsi un vigoroso rigurgito campanilistico, ma sostanzialmente l’intendimento a recuperare secondo una logica lineare l’autonomia scolastica che si è sempre ben declinata con la specificità del territorio, la sua vocazione e le sue peculiarità. Per tanto, recuperare l’autonomia dell’Isit, oggi accorpato all’Istituto Turistico di Marina di Gioiosa, quella del Liceo Scientifico, e mantenendo inalterata la continuità didattica dalle scuole di grado primario sino a quelle secondarie di secondo grado, è l’obiettivo strategico che si è posto la Giunta, guidata dal Sindaco Giuseppe Certomà. Il testo della delibera, ben articolata, ma soprattutto nutrito di doviziosa argomentazione, potrà indurre l’Amministrazione Provinciale a una attenta riflessione e a ponderare il riassetto scolastico di pertinenza della comunità roccellese. La proposta potrebbe stridere con le leggi ferree dello Stato che impongono dei tetti ben precisi sul numero degli studenti necessario per garantire l’autonomia, ma in realtà essa tenta di eluderli, portando a supporto di questo indirizzo una tradizione scolastica consolidata nel tempo, che ha creato un poderoso substrato culturale, che attraverso lustri si è irrobustita e si è perfettamente amalgamata con la crescita culturale e sociale della città.
SIMONA ANSANI