di Gianluca Albanese
CAULONIA – Il coordinamento regionale di “Libera-associazioni, numeri e nomi contro le mafie” si associa alla preoccupazione espressa da Legambiente e dal Cai che nei giorni scorsi hanno denunciato quelli che definiscono come “i lavori fortemente invasivi”, “in un ambiente naturalistico di grande pregio, come quello della fiumara Allaro”.
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Libera, in una nota diffusa agli organi di stampa, sottolinea che “Le aree relative all’alveo del torrente Allaro sono classificate con la massima categoria di rischio “R4” dall’Autorità di Bacino della Regione Calabria”, all’interno della quale è assolutamente vietato, per legge, compiere ogni tipo di attività che modifichi lo stato dei luoghi. “Non è un caso – aggiunge la nota di Libera – che in questi ambiti si siano verificati in passato eventi alluvionali catastrofici”.
La denuncia, mirata a conoscere chi ha autorizzato i lavori in corso nei pressi della cascata dell’Allaro nella zona ricadente nel Comune di Caulonia e a cosa sono finalizzati, è stata accompagnata da un esposto al Corpo Forestale dello Stato e alla Polizia Provinciale.