di Domenica Bumbaca
Potrei stare ore e ore ad ascoltare chi ha nozione. Me lo chiedono sempre perché, nonostante il mio terzo figlio, partecipo ad incontri su corsi pre parto o sull’allattamento. Semplice: per emozionarmi. Ogni volta che ascolto chi ne sa qualcosa, tralasciando chiacchiere da bar, riti e dicerie degli antichi, ma apprendendo da esperti, è come se fosse la prima volta, perché ogni gravidanza è unica e ogni neonato ha le sue esigenze. Ecco perché stamattina, tra gli impegni di una normale mamma, le faccende di casa, i bimbi da badare, oggi ho dedicato 3 ore all’ascolto e all’apprendimento. Conosci i dottori, le ostetriche del reparto guidato dal dir. Soc. dottor Macrì, gli organizzatori, vedi qualche mamma che ha partorito insieme a te, poi vedi facce nuove. Mamme che stringono il loro bimbo di solo un giorno, altre accompagnate dal marito in attesa di scoprire il visino del loro bebè. Tre ore di full immersion e non te ne accorgi se a dettare il tempo c’è solo la tua piccola che paziente ascolta ma dopo due ore ti chiede il tuo seno. Lo fa mettendosi il suo delicato pollice in bocca. E allora riprendendo la frase riportata nel gadget regalato a fine incontro dalle ostetriche: “Quella goccia di latte che fa battere il cuore” diviene il suo cibo. Goccia dopo goccia, la mia piccola, mentre le ostetriche dialogano sull’essenzialità e i benefici del latte materno, mangia e si sazia. Un gesto semplice, naturale che fa crescere la tua bambina. “Potere ai genitori per favorire allattamento” questo il motto della Sam 2019, per mettere in risalto il potere in quanto “capacità di fare”. Allora ecco l’importanza di “non dover” scegliere, perché allattare è primario e naturale, allattare senza condizionamenti, allattare è un momento dei genitori e non solo della mamma. Favorire l’allattamento da parte dei dottori, dei pediatri, adottare misure di sostegno, a lavoro per esempio dove spesso è difficile far conciliare allattamento e orari lavorativi. Favorire momenti di aggregazione nella società facendo promozione e cultura senza condizionamenti o pregiudizi anche per un seno scoperto di chi allatta in pubblico, allattare anche per salvaguardare l’ambiente, accrescere le difese immunitarie e prevenire malattie, un gesto benefico per te, il bambino, la comunità. Un incontro organizzato dal Dipartimento tutela della Salute e politiche sanitarie regione Calabria, Settore Prevenzione e Promozione della salute e dall’Ordine della Professione di Ostetrica della provincia di Reggio Calabria che ha visto impegnata tutta l’equipe del reparto di Ostetricia e Ginecologia. E mentre alcune donne ricoverate raggiungono la sala del “Punto nascita”, altre si apprestano a vivere il momento più bello, il coordinatore ostetriche Bruno Palumbo, da il via alla giornata di confronto. Tanti i temi trattati con estrema semplicità e concretezza. Illustrati gli “Obiettivi della settimana mondiale sull’allattamento” dall’ostetrica Roberta Saitta, si continua con l’ ostetrica Valentina Camardo in “Un gesto che fa bene a mamma e bambino”. “Come alimentarsi durante l’allattamento” ne ha parlato l’ ostetrica Rossella Collerone, “Posizioni e attacco” trattato dall’ostetrica Helenia Mastrangelo e del “Bonding” se ne è occupata l’ ostetrica Manuela Sgrò, mentre “L’allattamento tra cuore e cultura” è stato l’argomento finale dell’ostetrica Nancy Alati. Mentre le specialiste parlavano e incoraggiavano osservavi lo sguardo di tua figlia e nella tua testa tanti pensieri e fai tuo il loro consiglio per vivere al meglio il momento dell’allattamento. E dalla prima gravidanza, 7 anni fa, ad oggi, ne sono ambiate di cose. Oltre la tua esperienza è rafforzata la consapevolezza che allattare è potere.
Per approfondire il tema della giornata e il suo motto: http://mami.org/potere-ai-genitori-per-favorire-lallattamento/ Potere ai genitori per favorire l’allattamento? Il motto della Settimana Mondiale per l’Allattamento, lanciato dalla WABA per il 2019 è Empower parents enable breastfeeding. Anche quest’anno il MAMI ha tradotto, pubblicato e messo a disposizione sul proprio sito i materiali resi disponibili dalla WABA. Nell’ambito della promozione della salute, si definisce empowerment “ il processo attraverso il quale le persone acquisiscono maggior controllo e potere rispetto alle decisioni e alle azioni che riguardano la propria salute”. L’empowerment per definizione deve emergere dall’individuo, dal gruppo o dalla comunità e non può essere dato ( Minkler, 1989). L’allattamento che è una pratica di salute pubblica, e che può ridurre le ingiustizie sociali e le diseguaglianze di salute, implica relazioni di potere tra le figure coinvolte. Sono tanti i poteri che ognuno di noi ha, legati a rango e privilegi (il colore della pelle, il genere, l’istruzione, la condizione economica, sociale, spirituale, e tanti altri)
Oggi la parola potere che nel suo significato originario indica la capacità di “poter fare qualcosa” ha invece un’accezione negativa in quanto considerato esclusivamente come una forza top down, in cui una persona ha il controllo sugli altri. Esiste invece una pratica di relazione in cui il potere viene usato intenzionalmente per incrementare il potere degli altri, invece che per controllare, dominare o sfruttare. Questa pratica si realizza quando ad esempio l’operatore riconoscendo pienamente il proprio potere (rango e privilegi), le proprie abilità e conoscenze si relaziona riconoscendo il potere (rango e privilegi), le abilità e le conoscenze dei genitori. A quel punto i genitori rinforzati (empowerizzati) dall’operatore, acquisite le informazioni corrette e con il sostegno della comunità saranno nelle condizioni di compiere delle scelte e speriamo che tra quelle ci sia anche quella di allattare. Tutto ciò ci fa pensare che in Italia e nel mondo “potere ai genitori per favorire l’allattamento” è proprio il motto che ci vuole!