di Stefano Muscatello
Si è spento, stamane a Londra, il fuoco di speranza di tutti gli italiani e soprattutto del mondo sportivo Italiano che ci teneva uniti nella battaglia di Gianluca Vialli contro il tumore al pancreas.
A, soli, 58 anni l’ex bomber di Cremonese, Sampdoria, Juventus e Chelsea ha perso la sua battaglia contro la malattia.
Una battaglia avvilente, logorante e che si portava dietro da qualche anno con immensa integrità, onestà e voglia di non arrendersi al “mostro”.
Nella sua carriera ha vestito con amore e orgoglio le maglie della nazionale Under 21 e della nazionale maggiore, collezionando rispettivamente 21 presenze e 11 gol e poi, dopo il salto alla nazionale A, 59 presenze condite da 16 gol.
Nel suo lungo percorso calcistico ha fatto incetta di trofei e ha allenato anche il Watford e il Chelsea, club di cui è divenuto una leggenda.
Inoltre, nel 2015, è stato inserito nella Hall of Fame del Calcio Italiano, lo stesso calcio che nelle notti europee di Wembley gli ha regalato, come membro e collante della delegazione Italiana, il trionfo della nostra federazione e della nostra nazionale agli europei di calcio.
Quella coppa, in quello stadio storico, è ancora più tua.
Vola alto Gianluca, addio.