Foto fonte meteo.it
Si dirà che è questo il periodo di quelle giornate che si gustano con particolare gioia proprio per il tepore dei suoi colori, del sole che riscalda, delle belle e lunghe passeggiate da farsi fino alle prime ombre della sera se non anche dopo ma, suvvia ragazzi!, qui siamo a registrare qualcosa come trenta gradi ogni giorno, che altro poi non è se non il copione di quel “cambiamento climatico” di cui abbiamo scritto nei giorni scorsi sulla Nostra Testata giornalistica. La mano dell’Uomo dovrebbe essere molto più comprensiva con Madre Natura per evitare tutto quello che si sta vivendo e che, come da più parti si ascolta, presidente della Repubblica Mattarella compreso, sembra già da “coma irreversibile”.
di Antonio Baldari
Tra poche ore saremo nella prima decade trascorsa del mese di ottobre ma, ad onor del vero, sembra essere ancora il cuore del mese di agosto con un prolungamento della “bella stagione” che può anche essere piacevole ma che all’Ambiente in cui viviamo – e di riflesso anche a noi che lo viviamo – non fa affatto bene, altroché!
Si dirà che è questo il mese delle classiche “ottobrate”, di quelle giornate che si gustano con particolare gioia proprio per il tepore dei suoi colori, del sole che riscalda, delle belle e lunghe passeggiate da farsi fino alle prime ombre della sera se non anche dopo ma, suvvia ragazzi!, qui siamo a registrare qualcosa come trenta gradi ogni giorno, che altro poi non è se non il copione di quel “cambiamento climatico” di cui abbiamo scritto nei giorni scorsi sulla Nostra Testata giornalistica.
Peraltro, nel mentre ribadiamo questo concetto, è stata resa nota la notizia che così come i decorsi mesi di luglio ed agosto pure settembre è stato il più caldo del secolo, con delle temperature ben oltre le medie stagionali pari od oltre dieci gradi, e con dei fenomeni naturali che stanno verificandosi “ad orologeria”, ossia con una certa frequenza, e particolare riferimento lo facciamo ai terremoti, che si segnalano nei vari istituti di sismologia e vulcanologia con estrema ripetitività come nel caso proprio della Calabria, che recentemente ha visto tremare la propria terra, quasi contemporaneamente, nello stesso giorno: c’entra questo “clima da sballo”? Chissà che non sia così. Frattanto è il classico periodo della vendemmia da alcuni addirittura anticipata subito dopo Ferragosto per il timore di perdere il raccolto, con il consequenziale rischio di avere una pessima annata vinicola; ed altrettanto potrebbe succedere con la raccolta delle olive, che si sta avendo proprio in questi giorni, proprio perché le alte temperature determinano danni ai frutticini nelle prime settimane di sviluppo: non è raro che a causa della mancanza di acqua la traspirazione dei frutticini sia drasticamente ridotta e questo determina un innalzamento della temperatura con conseguente necrosi dei tessuti.
Insomma, si auspica il bel tempo ma che non generi ulteriori danni a Madre Natura ed ai suoi, preziosi, frutti e raccolti vari, con la mano dell’Uomo che dovrebbe essere molto più comprensiva con Ella per evitare tutto quello che si sta vivendo e che, come da più parti si ascolta, presidente della Repubblica Mattarella compreso, sembra già da “coma irreversibile”.