Secondo un antico adagio al peggio non c’è mai fine e sembrerebbe proprio così anche per il clima di questo periodo che dovrebbe essere “da record” anche per il prossimo mese, ormai alle porte, stante il fatto che sono previsti dei temporali e, dunque, quella tanto, bramata, pioggia che però non andrà di pari passo con le temperature che, al contrario, si manterranno abbastanza alte per il periodo immediatamente precedente l’inverno, con punte che andranno dai 20 ai 25 gradi giornalieri in media. Le quattro stagioni sempre più destinate ad essere due e due soltanto, sì, ma quali?
di Antonio Baldari
Siamo sulla coda del mese di ottobre ma possiamo ben dire, fin da ora, che anche il decimo mese dell’anno sarà record, così come i precedenti “fratelli” di settembre, agosto, luglio e giugno, con delle temperature ben al di sopra della media stagionale, avendo avuto anche nella giornata di oggi qualcosa come tra i 27 ed i 30 gradi al Sud, in Calabria: era stata preannunciata l’allerta meteo partendo da Nord, scendendo poi verso il Centro e, infine, arrivando al Sud particolarmente sul versante tirrenico, ma ci sono stati solo dei lievi rovesci di pioggia che non hanno cambiato di molto la sostanza.
Che rimane, quindi, preoccupante se si pensa che siamo al quinto mese estivo di fila che può risultare anche piacevole ma se la cosiddetta “bella stagione” prosegue il proprio sviluppo anche fuori…stagione può anche stancare, per non dire che è senz’altro molto pericolosa per l’ambiente in cui si vive; la vegetazione; il raccolto dei frutti di stagione – si è già detto della raccolta delle olive che rischia di essere compromessa non avendo registrato delle piogge particolarmente salutari o, laddove ci sono state, del tutto violente e, in definitiva, dannose.
Ma, secondo un antico adagio, al peggio non c’è mai fine e sembrerebbe proprio così anche per il clima di questo periodo che dovrebbe essere “da record” anche per il mese di novembre, ormai alle porte, stante il fatto che sono previsti dei temporali e, dunque, quella tanto, bramata, pioggia che però non andrà di pari passo con le temperature che, al contrario, si manterranno abbastanza alte per il periodo immediatamente precedente l’inverno, con punte che andranno dai 20 ai 25 gradi giornalieri in media.
Portando a sei gli eventuali mesi estivi, dei quali ce ne faremo una ragione ma che in prospettiva futura saranno sempre di più la normalità in ossequio a quel “cambiamento climatico” già in atto da tempo e non più “maltempo”, come si era adusi appellare i capovolgimenti meteo, e peraltro considerando le quattro stagioni sempre più destinate ad essere due e due soltanto. Sì, ma quali? Come sempre chi vivrà vedrà.