R. & P.
Il percorso compiuto dagli Studenti dei Licei “G. Mazzini” di Locri appare, anno dopo anno, sempre più intenso e sorprendente. L’istituto locrideo si è trovato ancora una volta protagonista al XXXVI° Salone internazionale del Libro di Torino per la grande unicità del progetto editoriale denominato “America?”.
Tale progetto è stato sviluppato unitamente all’Associazione 5D, presieduta dalla Dottoressa Sandra Polimeno, con il supporto della docente Maria Antonietta Reale e dell’artista Bruno Panuzzo. Lo scorso 13 maggio la storia narrata in “America?” – basata su tematiche sociali di grande rilievo, quali la violenza di genere e l’Alzheimer – ha commosso e fatto riflettere i presenti alla celebre kermesse editoriale. L’opera, un racconto breve, ma nel contempo “impegnato”, ha stupito per la propria capacità di denuncia e per l’accurata disamina sociale. L’elaborato filmico si è rivelato un prodotto godibile e piacevole: grazie e soprattutto alla freschezza, alla spontaneità degli attori ed alla straordinaria bontà della scrittura.
L’elaborato del “Mazzini”, attraverso il proprio registro “neorealista”, riesce a restituire un’istantanea nitidissima dei tempi. All’interno del suggestivo stand (allestito dalla Regione Calabria al Lingotto Fiere di Torino nel padiglione Oval) le studentesse Ludovica Ritorto e Chiara Macrì (accompagnate dal professor Pietro Cremona, già docente dell’istituto locrideo, e dallo stesso Panuzzo) hanno nitidamente esposto le finalità del progetto. Le due studentesse hanno dapprima ringraziato gli organizzatori per la preziosa opportunità concessa e, successivamente, hanno introdotto la commovente proiezione dell’elaborato. “America?” stupisce, fa commuovere e spinge alla riflessione in appena 25 minuti. L’opera spinge lo spettatore alla consapevolezza: invitando lo stesso ad una visione più consona, diretta e concreta dei delicati temi trattati.
Dopo la proiezione (ed il totale coinvolgimento dei presenti nel finale, sulle note del brano l’Essenziale di Marco Mengoni) è lo stesso Panuzzo, ribadendo quanto l’essenzialità nella vita sia rappresentata dall’amore, a chiudere in bellezza la performance dell’Istituto locrese. Panuzzo ha voluto simbolicamente omaggiare chi, ogni anno, s’impegna (tramite anche l’ausilio di un giovane ed efficiente staff) nella gestione dello stand della Regione Calabria al Salone del libro: il Sistema Bibliotecario Lametino (nella persona di Giacinto Gaetano) ed il Sistema Bibliotecario Territoriale Jonico (nella persona di Antonio Bova).
Panuzzo ha voluto ricordare il dottor Piero Leone (già responsabile del Sistema Bibliotecario Jonico) ed il grande lavoro compiuto da quest’ultimo, assieme alla moglie Dora La Lumia, allo stesso Antonio Bova ed a tutti i collaboratori del Sistema medesimo. La struttura si è sempre prodigata, con grande impegno e passione, per la promozione costante della cultura locridea e per la formazione del territorio.
Il docente Cremona ha invece ringraziato la dottoressa Imma Guarasci della Regione Calabria: “per lo straordinario lavoro svolto e per la preziosa ed autorevole presenza dell’Ente ad una manifestazione editoriale di altissimo rilievo”. Premiata da Panuzzo anche la splendida realtà rappresenta da “Via Verdi 11” una valida concretezza multimediale costruita, con competenza, dai coniugi Celestino Rossi e Cinzia Scali (apprezzati docenti). I ragazzi del Mazzini, per il secondo anno consecutivo, centrano l’obiettivo!
Figli di una Terra meravigliosa e controversa, questi valevoli giovani hanno saputo reagire e “dribblare” gli ostacoli attraverso la politica del fare. In un territorio che, per lungo tempo, è emerso agli “onori” della cronaca per via della ‘ndrangheta, questi figli della Locride sana e prolifica hanno raccontato, attraverso le loro storie multimediali, una storia nuova: la loro storia. Il tutto è nato quasi dal nulla! Si è partiti con mezzi esigui, con tanto entusiasmo e la bramosia di debellare il grande pregiudizio legato al territorio.
Nel tempo, la determinazione di questi ragazzi li ha condotti dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella (divenuto quasi una sorta di Amico Saggio a sostegno delle loro battaglie). Gli studenti hanno incamerato il lusinghiero encomio di Papa Francesco e della compianta Regina Elisabetta d’Inghilterra. Hanno partecipato a programmi televisti delle reti RAI (salotti importanti trasmessi in prima serata) entrando in contatto con personaggi celebri (e meno celebri) ma sempre con la voglia di confrontarsi, di apprendere senza mai perdere il contatto con l’humus proprio delle tematiche umane e sociali trattate.
Attraverso la tecnica del “Book Box” gli studenti del “Mazzini” hanno anche pensato di finanziare dei premi letterari, improntati sulle tematiche sociali trattate, e rivolti ai loro coetanei meritevoli. Grande merito di tutto ciò va conferito al dirigente scolastico Francesco Sacco, alla professoressa Girolama Polifroni e ad un corpo docente brillante e determinato. Una splendida favola quella del “Mazzini” che, negli anni, è divenuta una concreta realtà capace di condurre il territorio all’attenzione nazionale (per via della grande validità dei progetti realizzati).
Un grazie speciale agli attori protagonisti di “America?” ed alle persone che hanno lavorato per rendere tangibile il prodotto (gli attori): Federica Gutta’, Giorgia Carabetta, Alessandra Guarneri, Vincenzo Guarneri ed Antonino Sculli. Nicola Procopio (voce narrante), Carmen Fantò (illustrazioni) e Domenico Cavallo (immagini aeree). Il prodotto filmico è stato ambientato nella splendida città di Siderno, esportando, tramite immagini suggestive e di rilievo, le delicate bellezza della città calabrese. L’istituto scolastico diretto da FrancescoSacco centra ancora una volta l’obiettivo alla prestigiosssima rasegna editoriale.
Nella pellicola si fa anche ampio utilizzo del voice over da parte del protagonista. A tal proposito, ha rivelato che quando iniziò il processo di scrittura una delle prime cose che voleva domandare a era proprio del suo utilizzo, poiché non era sicuro che volesse utilizzarlo nuovamente. «Si, in realtà penso sarà un buon compagno di, scrivilo nello stesso stile». Ciò, a detta di , gli ha permesso di aggiungere davvero tanti elementi, che altrimenti sarebbero stati eliminati.